Festa dell’Immacolata carica di spiritualità ai Salesiani Don Bosco di Vasto
VASTO. Domenica 8 dicembre, la Comunità Educativa Pastorale dei Salesiani Don Bosco di Vasto ha celebrato la Festa dell’Immacolata Concezione di Maria, un appuntamento annuale carico di spiritualità e valori salesiani, che come ogni anno coincide con il compleanno dell'Oratorio.
La giornata è iniziata con la Santa Messa alle ore 9.30, presieduta dal Direttore e Parroco della comunità don Alvaro Forcellini, che ha invitato i presenti a riflettere sull’importanza del "sì" di Maria e di Don Bosco a Dio, come esempi di fede e dedizione.
La mattinata è poi andata avanti con la tradizionale “Di casa in casa: carovana della solidarietà”, un’iniziativa che ha coinvolto ragazzi e giovani dell’oratorio nella raccolta di beni di prima necessità nelle case del quartiere. Grazie al loro impegno e alla generosità della comunità, sono stati raccolti ben 165,50 chilogrammi di alimenti e altri prodotti destinati a famiglie in difficoltà di tutta la città.
A conclusione della mattinata, tutti i partecipanti si sono riuniti nel Cerchio Mariano delle ore 12 nel campo accanto alla Chiesa, un momento di preghiera comune che ha idealmente unito i Salesiani di tutto il mondo. Quest’anno, la preghiera ha avuto una particolare intenzione per gli oratori delle città di Damasco, Aleppo e Darfur, realtà dove il lavoro salesiano rappresenta un segno concreto di speranza e supporto in contesti di grande difficoltà.
Il Cerchio Mariano è l'appuntamento più importante e sentito da parte di tutta la comunità. Lo stesso Don Bosco, nelle sue Memorie dell’Oratorio, racconta come l’Oratorio sia iniziato l’8 dicembre 1841: “con una semplice Ave Maria”. Da allora, per i salesiani, la celebrazione dell’Immacolata Concezione e la commemorazione dell’inizio dell’Oratorio salesiano sono inscindibili. Non si trattò però di un inizio formale, di un’inaugurazione di strutture fisiche o dell’avvio di programmi di lavoro, ma dell’attuazione di quello che oggi conosciamo come “stile/criteri oratoriani”: un incontro educativo-evangelizzatore tra Don Bosco e un giovane povero, rispondendo ai suoi bisogni concreti e promuovendolo integralmente attraverso la “metodologia” dell’amicizia. Tutto questo fu l’inizio di ciò che Don Bosco stesso non poteva immaginare all’epoca: l’Oratorio salesiano.
L’Ave Maria di Don Bosco segna l’origine di un dinamismo che gradualmente ha dato impulso a tutte le proposte ed espressioni educativo-pastorali di cui i giovani del suo tempo avevano bisogno. Così, lo stile oratoriano ha plasmato allora, e continua a plasmare ancora oggi, ogni opera e presenza salesiana nel mondo.
Infatti, a distanza di 183 anni, la stessa “semplice Ave Maria” e lo stesso stile/criterio oratoriano continuano a dare energia e identità al carisma salesiano, che implica anche una continua riflessione e un costante aggiornamento, non solo perché le opere e la presenza salesiana siano espressione fedele di ciò che Don Bosco ha iniziato, ma anche perché si continui a essere fedeli a lui, rispondendo alle nuove e attuali esigenze dei giovani.
Da questa festa inizia ora il periodo più intenso di preparazione al Santo Natale, con un programma ricco di appuntamenti di fede, spiritualità e culturali, che continueranno anche nel Tempo di Natale che andrà avanti fino all'11 di Gennaio 2024. Sul sito www.donboscovasto.it, nei canali social e sul canale Whatsapp è possibile rimanere aggiornati su tutti gli appuntamenti.