Al Cupello book Festival pienone per Vauro Senesi
CUPELLO. "Talvolta ci si fa prendere da una sensazione di impotenza riguardo alle ingiustizie che ci sono nel mondo. Allora può subentrare la rassegnazione che poi si trasforma in disimpegno, distacco, passività, indifferenza. "Incazzarsi" è oggi la prima condizione emotiva per restare umani tra gli uomini e l'esempio di Gino Strada ci offre uno spaccato d'impegno infinito verso l'utopia raggiungibile. La sua era quella di un ospedale in terra islamica nel quale non vi fossero armi al suo interno e un folto personale femminile privato del burqua. Un ospedale in grado di occuparsi delle ferite del corpo e dell'anima dei popoli massacrati dalle guerre. Vauro (Leggi) ci ha raccontato tutto questo e la giornata di eri si è trasformata in un mare oceanico di persone.
Al polo liceale e nella sala consiliare del Comune di Cupello, l'associazione Words, ha dato prova di quanto la kermesse letteraria del Cupellobookfestival, sia diventata ormai un punto di riferimento imprescindibile.
Officina Cupello invece, rispetto allo scorso anno raddoppia la presenza dei simpatizzanti e dei sostenitori nella tradizionale cena di metà dicembre. Segnali che dimostrano quanto la nostra organizzazione politica sia diventata il cuore pulsante di chi mai si rassegnera' alla politica della bugia, dello sperpero, dell'indifferenza, dell'arroganza."
Così, Dario Leone, di Officina Cupelllo.