Pulire la pipì dei cani? Ok, ma Vasto sia dotata di più Luisito
Sulla pista ciclabile di Vasto marina non vi è nemmeno un cestino
VASTO. Ha fatto discutere e non poco l’ultimo provvedimento preso dal Comune riguardo le deiezioni canine.
In particolare è arrivata una nuova stretta dopo le numerose segnalazioni e lamentele da parte della cittadinanza in merito ai disagi derivanti dalle deiezioni, anche liquide, dei cani a ridosso di edifici, strade pubbliche, marciapiedi, passaggi, aree e giardini pubblici.
Infatti dallo scorso 2 aprile 2024 è stata emessa un’ordinanza sindacale che obbliga i proprietari o conduttori di cane a provvedere alla diluizione e ripulitura, con acqua e opportuni detergenti disinfettanti, delle deiezioni liquide prodotte dagli amici a quattro zampe.
Un provvedimento volto a tutelare il decoro urbano, ma che ha fatto anche storcere il naso ai tanti proprietari di amici a quattro zampe a Vasto.
Il perché?
Questi ultimi si sono detti pronti a rispettare quanto imposto dall’Ente Vastese, ma al contempo chiedono che la città sia dotata di più Luisito, i cestini ad hoc per le deiezioni.
Un esempio su tutti è quello della pista ciclabile di Vasto Marina. Qui non vi è un cestino per tutto il percorso né per rifiuti normali, né specifico per le feci animali.
I proprietari più civili sono costretti a portarsi il ricordino del proprio cane a spasso per chilometri e chi per ovviare al problema si sente autorizzato a non raccogliere le deiezioni o peggio ancora ad abbandonare sacchetti qua e là, dove prima capita.
Più volte abbiamo sollecitato il Comune a intervenire a riguardo, anche perché siamo a conoscenza che i Luisito sono stati già acquistati da tempo e giacciono fermi in deposito.
E allora perché non vengono posizionati? In primo luogo perché a quanto pare i cittadini non modello vi buttano dentro di tutto ed un primo esperimento era stato già fatto nei pressi della pinetina “Gino Bartali” , in secondo luogo perché il tratto della ciclabile non è compreso nel bando per la raccolta dei rifiuti cittadini e un eventuale servizio sarebbe un costo extra per le casse comunali.
Sarebbe però il caso di provvedere a riguardo poiché è giusta la stretta fatta contro gli incivili, ma va di pari passo venire anche incontro alle esigenze dei proprietari dei cani.
Resta il fatto che il deturpamento e l’imbrattamento delle cose altrui mobili o immobili è comportamento sanzionato anche al livello penale. Infatti non è consentito assolutamente agli animali di affezione di urinare a ridosso di portoni di ingresso e degli accessi ad abitazioni, negozi, vetrine ed elementi di arredo urbano.