Sit-in dei lavoratori della Sabino Esplodenti: "80 famiglie ostaggio delle Istituzioni"
Vasto I dipendenti: "Preoccupatevi di ricollocare i lavoratori"
CASALBORDINO. Chiedono di tornare a lavorare gli 80 lavoratori della Sabino Esplodenti di Casalbordino che a seguito dell'incidente mortale avvenuto lo scoso 21 dicembre sono fermi ai box (Leggi). In quell'occasione persero la vita tre uomini: Paolo Pepe, 45enne di Pollutri; Nicola Colameno 45enne di Guilmi e Carlo Spinelli 54enne di Casalbordino.
Su quell'episodio sono in corso indagini da parte della Procura di Vasto. Attualmente lo stabile dove è avvenuto l'incidente è ancora sotto sequestro.
Una buona parte dei dipendenti questa mattina ha dato vita ad un sit-in pacifico davanti i cancelli dell'azienda. Ognuno di loro con in mano un cartello simbolico con su scritto: "80 famiglie ostaggio delle Istituzoni" o "Preoccupatevi di ricollocare i lavoratori".
Una boccatta di ossigeno per i dipendenti è arrivata solo una settimana fa con la conferma dell'arrivo della Cassa Integrazione da parte della Regione Abruzzo (Leggi), ma questi ultimi chiedono certezze per il loro futuro e quello delle loro famiglie.