Sevel, Uliano: "Battaglia per la stabilizzazione di 700 precari"
Vasto "Abbiamo dialogato con l’azienda che non ci ha risposto e noi abbiamo attivato tutte le procedure che ci porteranno ad una mobilitazione"
VASTO. Riunione delle Rsa Fim-Cisl Sevel nel pomeriggio di oggi a Vasto presso la sede di Corso Mazzini. Al centro dell'incontro la situazione generale del gruppo Stellantis, la stabilizzazone dei 700 lavoraori precari e la mancanza di forniture delle centraline che stanno comportando un forte rallentamento della produzione con un conseguente ricorso alla cassa integrazione.
Ferdinando Uliano, segretario nazionale Fim-Cisl, ha dichiarato: “Bisogna fare un distinguo. I semiconduttori sono un problema che non riguarda solo Sevel ma è oramai una discussione aperta in queste ore nello stabilimento di Melfi, che sarà fermo per tutto il mese di settembre tranne per 5 giorni lavorativi, ha riguardato per una settimana quello di Pomigliano d'Arco, e quindi è una situazione globale che ha coinvolto anche Toyota e Volkswagen.
L’altra questione è legata alle preoccupazioni per la partenza dello stabilimento polacco che avverrà nel 2023 e che abbiamo sollevato alla luce di una discussione aperta con l'azienda, quest’ultima riguarda i 700 lavoratori che sono in somministrazione e che chiedevamo venissero confermati ed assunti in Stellatis. Per noi sarebbe un segnale importante, in coerenza rispetto alle soluzioni che l'azienda ci ha sempre comunicato, come quella che in Sevel c’è una produzione di 300mila veicoli, e ci sarà in aggiunta lo stabilimento polacco ma non in sostituzione.
È chiaro che se non si confermano questi lavoratori che da anni operano, allora i dubbi ci vengono. Abbiamo dichiarato lo sciopero che non abbiamo fatto in questa settimana perché c'è stato il fermo produttivo, però la partita di scontro con l’azienda si aprirà già dalla settimana prossima”.
Roberto Benaglia, segretario generale Fim-Cisl, si è espresso così: “C’è preoccupazione e come sindacato Fim-Cisl abbiamo sollevato il tema che i conti non tornano nel senso che aumentano i veicoli commerciali prodotti, ma diminuisce l'occupazione di Stellanti in Sevel. Questo è un dato che non si registrava da tempo e abbiamo semplicemente segnalato il fatto che bisogna riequilibrare questo aspetti, ci sono lavoratori interinali che aspettano di essere riconfermati. Non siamo un sindacato massimalista, non chiediamo che tutti siano stabilizzati, ma Stellantis deve imparare a dare dei segnali positivi a un territorio che ha bisogno di occupazione stabile e di prospettive Siamo dentro ad una grande trasformazione del’automotive e anche dei veicoli commerciali.
Bisogna accompagnarla e noi siamo pronti a questa grande transizione ecologica, ma i lavoratori devono poter lavorare in maniera serena. Abbiamo dialogato con l’azienda che non ci ha risposto e noi abbiamo attivato tutte le procedure che ci porteranno ad una mobilitazione che è responsabile, siamo in sindacato della partecipazione ma soprattutto dell'occupazione.
Stiamo facendo i conti con Stellantis, il quarto produttore mondiale di auto e sui veicoli commerciali non c'è più solamente Atessa e la Val di Sangro, ma questo nuovo stabilimento che parte in Polonia e per cui non siamo spaventati a prescindere. Vogliamo semplicemente chiarezza e che si diminuisca l’occupazione qui per pensare domani di spostare qualche linea. Stellantis dialoghi con noi. Abbiamo trovato ottime soluzioni a Melfi e a Termoli, ora dobbiamo risalire l’adriatico nella prospettiva di dare delle risposte concrete, considerata la grande capacità industriale dell'indotto che va curato perché la Val di Sangro non è solo Sevel ma ha un grande indotto collegato”.