Crisi dei negozi a Vasto nel 2022: 45 chiusi, in 339 hanno perso il lavoro
Vasto Crollo del settore agricoltura, resistono commercio all'ingrosso, turismo e agenzie immobiliari
VASTO. Quarantacinque imprese di commercio al dettaglio hanno chiuso a Vasto nel corso del solo 2022 e ben 339 dipendenti hanno perso il posto di lavoro. E' questo il dato drammatico che emerge dall'indagine effettuata della Camera di commercio di Chieti-Pescara, che al contrario rileva come il settore del turismo tenga, sia in termini di impresa che in termini di addetti.
Anche il segmento dell'agricoltura è in forte calo, avendo perso 13 imprese nel 2022, mentre le agenzie immobiliari non hanno subìto contraccolpi, ad indicare che il settore edile non sta accusando grandi oscillazioni.
In totale le imprese attive a Vasto alla fine del 2022 erano 3449, un dato da non sottovalutare dal momento che corrispondono quasi al 10 per cento delle imprese della provincia di Chieti.
"Dai dati che scaturiscono dall'indagine della Camera di commercio di Chieti-Pescara viene in luce con molta chiarezza la crisi del settore del commercio - dice il direttore di Confesercenti Vasto, Patrizio Lapenna - , in modo particolare del commercio al dettaglio, che è il settore più in sofferenza tra tutti. L'indagine è stata fatta per sollecitare gli enti locali e gli organismi competenti a capire quant'è importante stare vicino a queste imprese che rappresentano lo sviluppo economico del territorio. Sul turismo invece il dato è meno drammatico, ma questo non deve farci stare tranquilli, perché comunque abbiamo problemi seri con l'offerta turistica, su cui siamo abbastanza carenti".
Cosa fare, dunque, per dare slancio al settore più colpito, ovvero quello del commercio al dettaglio? "E' necessario intervenire per dare un sostegno - aggiunge Lapenna -, e bisogna partire dal centro storico, dove c'è la maggiore aggregazione delle imprese e una grande tradizione. L'offerta commerciale nel centro storico potrebbe prendere forza intervenendo soprattutto sul contesto: ad esempio come associazione siamo favorevoli alle isole pedonali, all'ampliamento delle aree transitabili a 30 all'ora e all'implemento della circolazione lenta come l'uso della bicicletta, perché costruire accoglienza e appetibilità nel centro storico significa consentire alle imprese di crescere, soprattutto in funzione della popolazione turistica. Questo va fatto dando degli incentivi, un sostegno agli imprenditori, e nello stesso tempo sostenendo le giovani imprese per permettere loro di insediarsi in questo segmento".
Analizzando con attenzione i dati forniti dalla Camera di commercio (che riportiamo integralmente in basso) spicca il fatto che, a differenza del commercio al dettaglio, quello all'ingrosso, in linea con il trend nazionale, non ha subito oscillazioni nel corso dell'ultimo anno.
Così come la ristorazione e il segmento alberghiero, che hanno invece incrementato il numero di addetti, spia del fatto che si sta verificando un consolidamento delle imprese, presente nel turismo ma, purtroppo, non nel settore del commercio al dettaglio, che ha visto, come detto, perdere 339 lavoratori, recuperati però dalle imprese del commercio all'ingrosso: dato che attesta inequivocabilmente la crescita di quest'ultimo settore a discapito dei piccoli negozi.
Qualche giorno fa Vastoweb ha parlato anche di locali commerciali in affitto e crisi del commercio (Leggi).