Aggiornamento tariffe per ricovero pazienti in Rsa, Ra e Ree: chiesto incontro al Comitato dei Sindaci

sanità ven 24 marzo 2023
Lavoro ed Economia di La Redazione
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Anziano ©Web
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VASTO. Aggiornamento tariffe per ricovero pazienti in Rsa, Ra e Ree: chiesto incontro al Comitato ristretto dei Sindaci da parte del Presidente Confindustria Sezione Sanità, Antonio Monteferrante:

"A seguito delle recenti interlocuzioni tenutesi con l'assessorato ed il Dipartimento per la Salute ed il Welfare, tenuto conto dell'acuirsi delle problematiche inerenti l'assistenza territoriale per gli effetti della crisi pandemica ed in considerazione delle prerogative del Vostro Spettabile Ufficio inerenti le direttrici programmatiche delle attività distrettuali della ASL 2 Lanciano Vasto Chieti, la scrivente Associazione ritiene doveroso informarvi circa l'imminente stato di crisi che, in assenza di opportuni correttivi, investirà buona parte del settore dei servizi sanitari territoriali dedicati alla terza età ed alla disabilità.

Le dotazioni economiche destinate dalla Regione Abruzzo in favore dell'area anziani, disabilità e demenze risultano nel complesso cristallizzate agli indirizzi del biennio 2001/2002. Negli anni successivi la stessa Regione Abruzzo, e di conseguenza le Aziende Sanitarie, tanto negli atti di programmazione, tanto nelle ricognizioni epidemiologiche, hanno certificato più volte la carenza di prestazioni nelle aree sopra indicate, stimando fabbisogni teorici di gran lunga superiori rispetto a quanto attualmente soddisfatto. A tali stime, tuttavia, non sono seguite le necessarie dotazioni finanziarie, inficiando così lo stesso scopo della ricognizione svolta.

Questa distonia ha rappresentato e rappresenta un freno a qualsiasi iniziativa volta al riequilibrio del Sistema Sanitario Regionale, rendendo in parte inefficaci anche i programmi di de-ospedalizzazione attuati nell'ultimo decennio con notevoli sforzi economici ed organizzativi, programmi che non possono attuarsi unicamente con il maggior ricorso alt'Assistenza Domiciliare Integrata.

Per comprendere efficacemente tale situazione, risulta illuminante l'analisi dei valori tariffari attualmente riconosciuti alle strutture residenziali ed ambulatoriali, anche questi risalenti al 2001 /2002, confermati, ma mai aggiornati dai successivi provvedimenti in materia.

Per il ricovero in strutture riabilitative ed in strutture residenziali (RSA, RA e RRE), ad esempio, continuano ad applicarsi gli importi previsti dalle Deliberazioni di Giunta Regionale 11.492/2001 , n. 671/2002, DC 157/2 - 2004, n. 661 /2002 e n. 662/2002, nonostante le chiare indicazioni contenute nel Piano Sanitario 2008-201 0 di procedere all'adeguamento secondo parametri economici già indicati dal legislatore regionale.

Tali valori, che avrebbero dovuto essere aggiornati periodicamente come previsto dal D.lgs. 502/92 s.m.i. e ribadito anche in autorevoli orientamenti giurisprudenziali, sono di fatto attestati su valutazioni dei costi per il personale e per il mantenimento degli standard strutturali oramai del tutto desueti, con la conseguenza che - essendo i tetti di spesa per l'acquisto di prestazioni, riabilitative e residenziali, calcolati sulla base di tali valori tariffari - i relativi importi risultano appena sufficienti a coprire i costi di produzione, per lo più imputabili ad oneri correnti e per il personale.

Peraltro, anche in occasione del procedimento di riconversione delle strutture della rete riabilitativa e territoriale, malgrado chiare indicazioni e sollecitazioni pervenute a tal proposito dai Ministeri e documentate dai rilievi contenuti nei verbali del Tavolo di Monitoraggio, la Regione ha procrastinato all' esito del detto processo di rimodulazione la rivisitazione delle tariffe, intervenuta invece per quanto riguardo altre tipologie di prestazioni ed in particolar modo per le prestazioni psico-riabilitative (DCA 10/201 6).

Si aggiunga a quanto sopra rappresentato, in ultimo, che la tariffa indicata risulta ulteriormente svalutata dalla mancata rivalutazione monetaria (non essendo mai stato operato neppure il semplice adeguamento agli indici ISTAT), come pure dai diversi rinnovi dei CCNL di riferimento per il settore che hanno concorso a rendere maggiormente gravoso il costo del lavoro.

Dalla problematica sopra esposta è facile evincere il profilarsi di una crisi di settore con ripercussioni certe tanto sui livelli produttivi ed occupazionali delle aziende coinvolte, tanto sulla possibilità di accesso al sistema delle cure territoriali per i cittadini abruzzesi aventi diritto. L'impoverimento della rete di RSA, RA, RRE e Centri ambulatoriali, favorisce inoltre il ricorso improprio alle strutture sociali ed alla assistenza informale delle badanti, con maggiori oneri per i comuni e maggiori rischi, in assenza di adeguata disciplina di controllo, di esercizio abusivo della professione."


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