Porto di Vasto: "Traffico cresciuto del 20%, le nuove infrastrutture porteranno un grande vantaggio"

VASTO. Il porto di Vasto vede crescere i suoi traffici e si sta adeguando per ospitare navi di stazza maggiore e una superiore quantità di traffico di merce. Di questo e di altri aspetti Vastoweb ha parlato con Pietro Marino, amministratore delegato della AMV, Agenzia marittima vastese.

"Il porto di Vasto ha finalmente raggiunto la sua valenza nazionale che gli ha permesso di entrare all'interno del sistema portuale di Ancona, quindi può attingere a fondi regionali, nazionali ed europei - ha detto Marino -. Inoltre la dogana ha esteso l'apertura pomeridiana degli uffici ed è attualmente la prima in Abruzzo per riscossioni dei tributi erariali".

Marino ha anche fornito degli interessanti dati riguardo all'aumento del traffico portuale: "Nel 2022, tra sbarchi e imbarchi, sono stati registrati circa 600 mila tonnellate di merce contro le 497 mila tonnellate del 2021, ovvero parliamo di un 20 per cento in più. Un calo netto è invece stato registrato dal traffico dei furgoni a causa della guerra tra Russia ed Ucraina".

E poi le novità infrastrutturali: "L'allungamento della banchina di levante permetterà alla ferrovia di arrivare all'interno del porto, inoltre il dragaggio farà sì che possano entrare in porto navi con una stazza maggiore ma anche un carico di 3 o 4 mila tonnellate in più, il che sarebbe un vantaggio competitivo per tutte le aziende".

E non poteva mancare la questione della compatibilità tra riserva naturale e zona industriale, così come il problema dei miasmi a Punta penna: "Ci dev'essere compatibilità tra la zona industriale e quella turistica - dice Marino -, infatti siamo stati tra i primi ad operarci acquistando una tramoggia antipolvere per abbattere appunto le polvere sottili. Riguardo ai cattivi odori avvertiti a Punta Penna, siamo disponibili a qualsiasi incontro con Comune, ambientalisti e cittadini per dare il nostro contributo alla risoluzione di questo problema".