Oss idonei al concorso 2021: “Asl ci chiami entro il 30 giugno o manifesteremo”

VASTO. Chiedono lo scorrimento della graduatoria, lo sblocco delle assunzioni e di essere immessi al lavoro gli operatori socio-sanitari che hanno partecipato e vinto il concorso pubblico per titoli ed esami indetto dalla Asl Lanciano Vasto Chieti e che si è svolto nel novembre del 2021. Chi è risultato idoneo chiede all’azienda sanitaria di dare seguito all’ultima ordinanza cautelare del Tar di Pescara, che si è pronunciato rispetto al ricorso numero 43 presentato il 17 maggio del 2023.
Il meccanismo che ha bloccato gli aventi diritto ha subito un rallentamento dovuto alla pandemia, poiché 309 sono stati i contratti a tempo determinato degli Oss assunti per fronteggiare le richieste sanitarie dovute all’emergenza. E questi contratti sono stati poi prorogati per tre volte, fino all’ultima dilazione in scadenza il 30 giugno.
Il giudice del Tar di Pescara, seppur rigettando la richiesta di sospensiva sull’ultimo provvedimento di proroga, ha imposto delle prescrizioni cui la Asl dovrà attenersi avendo provvisoriamente ritenuto “assente un danno grave e irreparabile in capo ai ricorrenti” poiché la proroga scadente al 30 giugno di fatto non recherebbe agli idonei un pregiudizio irreparabile, anche in ragione della pendenza di altri ricorsi al Tar de L’Aquila che ad oggi non permettono di avere una graduatoria definitiva.
Ora, dunque, la Asl è chiamata a valutare entro il 30 giugno “in modo motivato ed espresso” come integrare gli idonei del concorso.
"Dopo due anni siamo ancora in attesa di conoscere il nostro destino, dopo aver regolarmente partecipato e vinto un concorso pubblico. Il 30 giugno prossimo scadranno i contratti a tempo determinato e ci aspettiamo di essere chiamati. Se questo però non dovesse verificarsi torneremo a manifestare, come sempre compatti, davanti agli uffici regionali di competenza. Lavorare è un nostro diritto”. Dichiara Gaetano Balzano che insieme ad altri operatori è assistito dagli avvocati Maria Luisa Palladino e Roberto Cinquina.