Settore vitivinicolo in ginocchio anche a Scerni, chiesto lo stato di calamità

SCERNI. “Abbiamo appena approvato in Giunta ed inviato in Regione Abruzzo la richiesta di calamità naturale per il settore vitivinicolo del nostro territorio a causa dei danni provocati dalle abbondanti piogge che hanno impedito di eseguire con regolarità i trattamenti fitosanitari e quindi fatto prosperare la peronospora”.
Ad affermarlo è il sindaco di Scerni Daniele Carlucci che afferma “come in questi giorni abbiamo raccolto ed ascoltato il grido di allarme e di aiuto del settore vitivinicolo e delle associazioni di categoria presenti sul territorio di Scerni. I danni stimati dai tecnici – sottolinea Carlucci - superano abbondantemente il 30% della produzione lorda vendibile e quindi consentendo il riconoscimento dello stato di calamità naturale.
Le diverse cooperative agricole e imprese locali mi hanno fatto presente come la pioggia era attesa da mesi per combattere la siccità nelle campagne ma per essere di sollievo doveva cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti e abbondanti temporali dei giorni scorsi hanno provocato gravi danni irreversibili.
Pertanto – concludo Carlucci - unitamente a tutti i componenti della giunta comunale abbiamo deciso di inoltrare alla Regione Abruzzo, come molte altre realtà abruzzesi, la richiesta di attivazione di calamità naturale anche sul territorio di Scerni”.