Sabino Espodenti: mercoledì l’incontro a Roma sul futuro dell'azienda
Casalbordino È previsto anche un secondo appuntamento con la presenza del ministro della Difesa Guido Crosetto
CASALBORDINO. È previsto nella giornata di domani a Roma un tavolo tecnico al Ministero della Difesa per discutere sul futuro della Sabino Esplodenti, la fabbrica che si occupa di disinnescare e smaltire ordigni chiusa dallo scorso 13 settembre per una tragica deflagrazione in cui morirono tre operai (Leggi).
L’incontro nella Capitale, voluto fortemente dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio (Leggi), dall’assessore regionale con la delega al Lavoro, Pietro Quaresimale, dal senatore Eterwardo Sigismondi e dal vicesindaco di Casalbordino Carla Zinni, non sarà l’unico perché è previsto anche un secondo appuntamento con la presenza del ministro della Difesa Guido Crosetto (Leggi).
Sono queste opportunità di confronto molto importanti per il futuro della fabbrica che vedrà una sempre più probabile riconversione della sua attività, con un ritorno all'inertizzazione di fuochi d'artificio e razzi segnalatori.
Nell’edificio, in cui persero la vita Giulio Romano, Gianluca De Santis e Fernando Di Nella (Leggi), recentemente sono stati dissequestrati gli uffici amministrativi in seguito della disposizione della procura di Vasto (Leggi).
Ai 70 dipendenti dello stabile, reduci anche dalla tragedia del 2020 in cui morirono 3 loro colleghi (Leggi), verrà concessa la cassa integrazione fino a dicembre (Leggi) e saranno riconosciuti loro gli emolumenti arretrati a partire dal mese di settembre.