Sabino Esplodenti: si avvicina la riapertura con mansioni meno pericolose
Casalbordino Recentemente il Comitato tecnico regionale ha concluso l’iter per il rilascio della nuova licenza
CASALBORDINO. Dopo 8 mesi di fermo la Sabino Espodenti si avvicina a riprendere l’attività. Ci sono aggiornamenti sulla riapertura della azienda a Casalbordino, rimasta chiusa dallo scorso settembre a causa di una violenta deflagrazione in cui morirono tre lavoratori (Leggi).
Recentemente il Comitato tecnico regionale ha concluso l’iter per il rilascio della nuova licenza allo stabile di Casalbordino.
Proprio oggi alcuni responsabili della Sabino sono in prefettura per parlare della ripresa del lavoro e in questa settimana il proprietario dell’azienda, Gianluca Salvatore, incontrerà i rappresentanti dei sindacati sull’avanzamento delle attività.
La Sabino con ogni probabilità si occuperà di mansioni meno pericolose rispetto all’attività di disinnesco e smaltimento ordigni.
In passato anche il Governo aveva dimostrato interesse sul futuro della Sabino, mettendosi a disposizione per un incontro nella Capitale (Leggi).
Per quanto riguarda la cessione della proprietà per ora c’è un interessamento da parte di un’azienda tedesca, mentre sul fronte dei dipendenti è stato predisposto dal 20 marzo il nuovo ciclo di ammortizzatori sociali (Leggi).
Prosegue anche l’iter giuridico per la prima esplosione nell’azienda avvenuta nel 2020 (Leggi) con l’ultima udienza che ha alleggerito la posizione degli imputati coinvolti in seguito alle conclusioni della terza perizia.