mercoledì 15 Gennaio 2025
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Slai Cobas: “Sul futuro della Denso esigiamo chiarezza”

ABRUZZO. “A seguito dell’ultima assemblea sindacale dei confederali svoltasi in Denso il 13 maggio per i contenuti ancora ambigui e contraddittori rispetto al futuro occupazionale e produttivo pretendiamo chiarezza e garanzie.

Il cambio di denominazione societaria avvenuto nel lontano 1999, nel corso dei 25 anni ci ha purtroppo confermato che le intenzioni della multinazionale nipponica di trasformare la gloriosa fabbrica di Piano S.Angelo in un hub di assemblaggio su modello asiatico piuttosto che polo produttivo si sta sempre più materializzando nella cecità rivendicativa dei sindacalisti e nell’acritico mutismo dei politici locali e nazionali, che si palesano esclusivamente nel chiedere voti ai cancelli in occasione delle elezioni.

Tante lavorazioni promesse per rilanciare occupazione e contrastare il ricorso sistematico e prolungato agli ammortizzatori sociali non sono arrivate mentre sono stati concessi alla direzione aziendale prepensionamenti sostituiti in parte da rapporti in somministrazione di durata temporanea e la cessione di numerose lavorazioni a ditte esterne.

Sì è passati dai 2500 lavoratori agli attuali 850 con la prospettiva di ulteriori esuberi preannunciati per i prossimi mesi. È indispensabile e non più rinviabile avviare un percorso di rivendicazioni sindacali per garantire un futuro produttivo ed occupazionale della nostra fabbrica a partire dal conseguimento di un contratto integrativo aziendale scaduto e non rinnovato, con palesi ripercussioni economiche sui lavoratori, da oltre un decennio.”

Così, in una nota, il Coordinamento provinciale SLAI Cobas Chieti