Cassazione: "Indennità di vestizione anche a figure professionali diverse"
ABRUZZO. "La UIL FPL Provinciale di Chieti non si è arresa ed ha perseverato nel suo convincimento, ricorrendo nei diversi gradi di giudizio, affinchè fosse riconosciuta indennità di vestizione anche a figure professionali diverse nell’ambito della asl 02 Chieti-Lanciano-Vasto e si è finalmente chiarita, davanti la Suprema Corte di Cassazione di Roma, la vicenda che, sollevata dal Sindacato UIL FPL (Provinciale di Chieti), investiva gli interessi di migliaia di lavoratori dell’ambito sanitario pubblici dipendenti che, a prescindere dal fatto che il loro lavoro si svolgesse per turni, a contatti con pazienti o meno, al di fuori dell’ospedale o meno, avessero diritto alla cosiddetta “indennità di vestizione” (Leggi).
Ebbene la Suprema Corte di Cassazione, con sentenza n. 20791 del 25.7.2024 ha stabilito che ai fini del riconoscimento della detta indennità di vestizione, i lavoratori del comparto sanità “vanno remunerati a prescindere dal fatto che il lavoro si svolga per turni o meno, a contatti con pazienti o meno, al di fuori dell’ospedale o meno”.
Eliminando quella differenziazione a applicata dalle ASL che non riconosceva il diritto alla percezione di tale indennità a figura professionali diverse dagli infermieri, riconoscimento quindi il diritto anche ai tecnici (radiologia ecc..) agli autisti di ambulanza, tecnici OTA ecc…
La “battaglia legale” in cui ha creduto il sindacato UIL FPL e i suoi iscritti, curata sotto l’aspetto legale nei vari gradi di giudizio dagli Avvocati Tommaso Cieri e Leonardi Cieri, è stata lunga faticosa, ma soddisfacente nei risultati perché ha riconosciuto, in un principio di uguaglianza tra dipendenti dello stesso datore di lavoro che anche il tempo impiegato per indossare la divisa di lavoro deve essere retribuita."
Così, in una nota, la Uil Fpl provincia di Chieti.