C’è l’ok dalla Regione, ai dipendenti della Sabino prorogata la cassa integrazione
Casalbordino Gli ammortizzatori sociali saranno erogati fino al prossimo febbraio
CASALBORDINO. La cassa integrazione è stata prorogata fino a ll’11 febbraio 2025. C’è un piccolo respiro di sollievo per i 70 dipendenti della Sabino Esplodenti, l’azienda rimasta chiusa dal 13 settembre 2023 a causa di una tragica deflagrazione in cui morirono tre dipendenti (Leggi).
Ieri mattina la Regione Abruzzo tramite un incontro ha concesso nuovamente gli ammortizzatori sociali fino al prossimo febbraio, quando gli ultimi erano stati disposti con un nuovo ciclo dallo scorso marzo (Leggi).
Ai lavoratori per ora non resta che aspettare tramite questi aiuti o il riavvio completo dell’attività, probabilmente con mansioni meno pericolose (Leggi), per cui si richiede ancora del tempo, o il passaggio alla Cobat.
Quest’ultima sarebbe la nuova fabbrica situata a Pollutri, che si occupa del recupero di pile e batterie e stoccaggio di rifiuti, aperta, insieme ad altri soci, dall’attuale titolare della Sabino Esplodenti Gianluca Salvatore.
Intanto il proprietario dello stabile a Casalbordino continua ad essere impegnato anche per la cessione della polveriera all’industria tedesca specializzata in armamenti Rheinmetall Italia Spa.
La proposta della cassa integrazione è un altro importante e positivo tassello che si va ad aggiungere all’autorizzazione per le operazioni di rimozione degli ordigni inesplosi (Leggi) e al dissequestro dell’azienda (Leggi).