Denso, Cigs per 6 mesi: "Soluzione straordinaria, si studino piani di riconversione"
SAN SALVO. "Nel settore auto persistono criticità sull'elettrico e sull'endotermico, tant'è che lo sciopero generale di domani (organizzato dalle sigle Fim, Fiom e Uilm) va in quella direzione ovvero per sensibilizzare Governo, Europa, costruttori di auto e tutta la filiera a dare risposte concrete in termini di missioni produttive, investimenti e transizione. In questo scenario ovviamente la Denso non riesce a garantire occupabilità per tutti i lavoratori proprio perché la transizione e i mercati non stanno dando risposte".
Si esprime così Marco Laviano, segretario regionale Fim Cisl, all'indomani dell'incontro voluto dagli stessi vertici dell'azienda di Piana Sant'Angelo con Confindustria, i sindacati e i rappresentanti delle rsu.
Sul tavolo la richiesta di prolungamento della cassa integrazione straordinaria (Cigs) di sei mesi: "Già sappiamo che la Legge di bilancio del Governo ha previsto uno stanziamento fino a dicembre. La nostra richiesta è comunque partita e siamo in attesa di una convocazione dal ministro per avere la conferma della proroga di altri quattro. Due sono sicuri ma capiremo se i restanti saranno concessi e confermati oppure no e se, quindi, entreranno di fatto nella manovra finanziaria. Molti aderiscono all'isopensione ma si va in continuità con una richiesta di cassa integrazione che gestisca i flussi produttivi negativi e non i picchi. Per noi a livello sindacale non è sicuramente questa la soluzione, ma si configura attualmente come strumento straordinario di gestione nel momento in cui il mercato sta facendo resistenze. Chiediamo all'azienda di riposizionarsi sul mercato e di riconvertirsi. Il percorso dell'elettrificazione sembrerebbe essere irreversibile per la filiera dell'auto. È opportuno che la Denso ricominci a studiare piani industriali di riconversione e ieri lo abbiamo ribadito con forza", conclude Laviano.