Crisi e innovazione: "In arrivo 2 bandi rivolti alle aziende e 1 ai più fragili"
SAN SALVO. "È importante in questo momento storico mettere a sistema tutte le energie della regione Abruzzo e del mondo produttivo. I poli, in origine finanziati da Gianni Chiodi, sono stati efficaci, hanno continuato poi a camminare in autonomia e sono cresciuti. Ora bisogna fare squadra per convogliare positivamente in un'azione sinergica tutti gli sforzi e rispondere così alle esigenze di cambiamento".
A dirlo è l'assessore regionale alle Attività produttive Tiziana Magnacca. Sua l'iniziativa di un coordinamento regionale che ha riunito attorno ad un tavolo i rappresentanti dei sei Poli di innovazione (Agrifood, Automotive, Ict Aerospazio, Turismo e Mobilità, Moda Design e Scienze della Vita). Il fine è quello di agevolare una riforma del sistema regionale che modifichi la legge 12 del 2012 sulla cooperazione in Abruzzo e che di fatto diede vita ai poli.
Un'azione mirata, dunque, in prospettiva dell’attuazione della programmazione Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) 2021-2027.
E sulla crisi dell'automotive sottolinea: "È in Europa che dobbiamo far valere la specificità dell'Italia e dei suoi territori che hanno questa vocazione produttiva, così come ce l'ha appunto la nostra regione. Ed è in questo momento di difficoltà che la regione Abruzzo intende fare tutto ciò che è in suo potere a supporto dei lavoratori, insieme ai representanti datoriali e sindacali, poiché andiamo tutti verso lo stesso obiettivo. Ricerca e sviluppo devono essere i punti cardini su cui le aziende devono impegnarsi per inseguire la transizione digitale ed energetica, dall'altro lato accompagnando i lavoratori verso l'aggiornamento delle competenze e l'acquisizione di nuove. A metà novembre saranno pubblicati due bandi importanti rivolti alle aziende e che sono la grande ricerca, con 50milioni di euro a disposizione delle Pmi e delle università e un altro da 8 milioni di euro con il quale le aziende potranno introdurre nel proprio sistema produttivo ricercatori universitari. Senza ricerca e sviluppo non si può fare innovazione, precondizione per essere davvero competitivi. Con gli Fse, sempre strumento rivolto alle aziende, c'è un bando che finanzia il Welfare rendendo concreta la conciliazione del tempo lavoro con la famiglia. E poi tirocini per l’assunzione di soggetti fragili. Strumenti a disposizione ce ne sono, non dobbiamo farci prendere dalla paura ma lavorare insieme per affrontare il cambiamento e le nuove richieste del mercato".