Ospedale Renzetti, Taglieri: " Chirurgia accorpata a Otorino e senza personale"

sanità ven 20 maggio 2022

Altri Comuni "Oltre 100 milioni di euro di mobilità passiva è inaccettabile"

Politica di La Redazione
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Ospedale Renzetti Lanciano ©Asl
Ospedale Renzetti Lanciano ©Asl

LANCIANO. “Nella Regione Abruzzo a trazione Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia le eccellenze vengono penalizzate invece di essere premiate. Quello che è accaduto nei primi mesi del 2022 nel reparto di Chirurgia dell'Ospedale Renzetti di Lanciano, accorpato a Otorino e privato di personale, ne è la perfetta fotografia. Una scelta inaccettabile, avallata sia dalla parte politica che dalla direzione strategica della Asl 02, per la quale chiederò chiarimenti in Consiglio regionale, con un'interpellanza che ho protocollato e che discuterò il prima possibile. Tutti gli abruzzesi devono sapere quello che succede nel sistema sanitario pubblico”. 

Ad affermarlo è il Vicepresidente della Commissione Sanità di Regione Abruzzo in quota M5S Francesco Taglieri, che spiega: “I numeri certificano l'ottimo lavoro portato a compimento nel reparto di Chirurgia Generale del Renzetti di Lanciano. Nel 2021 sono stati effettuati 890 interventi, più di quanti se ne siano svolti negli altri presidi della Provincia. Ma nell'Abruzzo governato dal centrodestra, ottenere risultati eccellenti non basta. Infatti il reparto è stato 'premiato' col trasferimento di 17 infermieri e 10 Operatori Socio Sanitari dai presidi di Lanciano e Ortona verso Chieti, con la conseguente sospensione dell'attività chirurgica e l'accorpamento di Chirurgia e Otorino”. 

“Chi ottiene risultati straordinari viene affossato. Negli ultimi mesi nella Chirurgia del Renzetti è impossibile effettuare sedute pomeridiane per la carenza di personale infermieristico nelle sale operatorie. Le difficoltà sono state aggirate grazie agli operatori sanitari in reparto, che non ringrazierò mai abbastanza per il lavoro che fanno. Un'eccellenza come questa andrebbe valorizzata, a maggior ragione col pesante saldo della mobilità passiva che costa oltre cento milioni di euro alle casse della Regione. Ci sarebbero tutti gli strumenti per investire e consentire ai pazienti di restare in Abruzzo a curarsi. Invece, quando non c'è visione né programmazione della sanità, accade questo”. 

“Ormai l'unica strategia di Asl e Giunta di centrodestra sembra essere quella di svuotare dall'interno i reparti, a costo di ignorare la qualifica del Renzetti che dovrebbe essere DEA di primo livello. Mancano assunzioni per sanare le carenze, i macchinari sono obsoleti o assenti, le liste d'attesa si allungano. Tutto questo è inaccettabile e spero di poter discutere l'interpellanza molto presto, per avere risposte pubbliche da chi, fino a oggi, non ha ottenuto alcun risultato per questo territorio”, conclude Taglieri. 

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