Draghi al Senato: "Il governo italiano continuerà a sostenere l'Ucraina"

le dichiarazioni mar 21 giugno 2022

Altri Comuni "La strategia dell'Italia si muove su due fronti: sosteniamo l'Ucraina e imponiamo sanzioni alla Russia perché Mosca cessi ostilità"

Politica di La Redazione
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Draghi in Senato ©Governo
Draghi in Senato ©Governo

ROMA. "Il governo italiano insieme ai partner Ue e G7 intende continuare a sostenere l'Ucraina come questo Parlamento ci ha detto di fare".

Lo ha detto il premier Mario Draghi nelle comunicazioni al Senato prima del Consiglio Ue.

"La strategia dell'Italia - ha detto ancora il premier - in accordo con l'Ue e il G7, si muove su due fronti, sosteniamo l'Ucraina e imponiamo sanzioni alla Russia perché Mosca cessi ostilità e accetti di sedersi al tavolo dei negoziato".

Lo ha detto il presidente del consiglio, Mario Draghi, nelle comunicazioni al Senato sul consiglio europeo del 23 e 24 giugno.

Riunione delle Forze di maggioranza per definire il testo della risoluzione sulle comunicazioni del premier Draghi. Cominciata stamani verso le 9, è stata sospesa per un'oretta poco prima di pranzo. Secondo quanto si apprende, la discussione si è arenata sul braccio di ferro tra il coinvolgimento del Parlamento da parte del governo - che alcuni gruppi vorrebbero fosse citato espressamente e di fatto 'garantito' - e dall'altro, il riferimento al decreto Ucraina che, tra l'altro, prevede l'invio di armi a Kiev.

"Ascoltiamo la relazione di Draghi e poi verrà depositata una risoluzione. Che sia unitaria resta l'obiettivo". A dirlo è Federico Fornaro, capogruppo di Leu alla Camera uscendo dalla riunione di maggioranza.

Una riunione del Consiglio nazionale del M5s è stata convocata d'urgenza per affrontare gli ultimi nodi della trattativa fra governo e maggioranza sulla risoluzione relativa alle comunicazioni del premier. A quanto si apprende, per il M5s lo scoglio è rappresentato dal coinvolgimento del Parlamento su ogni passaggio relativo alla fornitura di armi all'Ucraina. Secondo alcune fonti parlamentari, il punto di caduta potrebbe trovarsi con un riferimento "sfumato" sulla consultazione delle Camere. (FONTE ANSA).




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