Ispezione all’ospedale di Avezzano: "Problemi enormi di organici e macchinari"

PD gio 25 maggio 2023

Altri Comuni Paolucci: "Prestazioni in caduta, caos dopo l’attacco hacker"

Politica di La Redazione
4min
Visita ispettiva all’ospedale di Avezzano: "Problemi enormi, organici e macchinari sottodimensionati" ©Vastoweb
Visita ispettiva all’ospedale di Avezzano: "Problemi enormi, organici e macchinari sottodimensionati" ©Vastoweb

ABRUZZO. “Dovrebbe essere riferimento dell’ampio bacino marsicano l’ospedale di Avezzano, invece la struttura è ferma e sta affogando in mezzo a un mare di problemi irrisolti, complicati anche dall’attacco hacker che ha riportato alla carta tutte le operazioni, accelerando il crollo di prestazioni e servizi che da cinque anni va in onda anche lì e mettendo in gravi difficoltà oltre ai pazienti anche il personale e gli operatori. Un’inerzia irresponsabile”, così il capogruppo e Silvio Paolucci, consigliere Pd Pierpaolo Pietrucci e la consigliera comunale del Pd di Avezzano, Lorenza Panei alla fine della visita ispettiva condotta oggi nel presidio.

“La visita ha rivelato una situazione grave, che complica la fotografia di un nosocomio che in questi cinque anni di centrodestra è rimasto fermo e con i soldi per investimenti strutturali, logistici e medicali ancora in tasca, perché gli annunci e una rete ospedaliera ancora sulla carta sono stata l’unica cosa che Marsilio è stato capace di produrre fino a oggi – incalzano - Enorme  è la carenza infrastrutturale, 5 anni letteralmente persi, nessun investimento e nessuna manutenzione, così i problemi oggi investono tutto l’edificio, persino l’accessibilità ai piani per il pubblico. C’è poi il tema della vetustà delle strumentazioni, ci sono reparti molto importanti già al 50 per cento dell’organico e dove l’obsolescenza dei macchinari è davvero molto grave. A questo si aggiungono i tagli, evidentemente legati alla delicata situazione economica della Asl, ma che sono stati l’unica politica vista finora, considerato che si fatica persino a portare avanti la spesa corrente per l’acquisto di materiali necessari a rispondere alle prestazioni richieste. Un quadro che spiega chiaramente la sensibile riduzione delle prestazioni erogate anche qui: in Abruzzo la gestione Marsilio ha prodotto una riduzione di almeno 25.000 prestazioni, Avezzano non fa eccezione con il suo – 21,25 per cento cresciuto progressivamente in quattro anni e mezzo, ma ciò che abbiamo constatato è la gravissima carenza di risorse umane, un vuoto he sta creando enormi problemi al presidio, agli utenti e agli operatori. Tutte queste carenze si sono amplificate a causa dell’hackeraggio del sistema: all’interno dell’ospedale l’unico protocollo di comunicazione è ormai cartaceo e ciò significa una riduzione di capacità e di tempi nelle risposte all’utenza. Continua così da giorni, segno dei limiti di un’azione da parte di Regione e Asl1 evidenziati anche dalle dichiarazioni del presidente del Consiglio Sospiri, che stanno facendo venire fuori tutta una serie di colpevoli silenzi e un’inerzia avuta anche con gli operatori, che sono stati lasciati soli e senza avere una rotta su come operare. Un caos di cui chiederemo conto a Marsilio, quando verrà a riferirne in Consiglio il 30 maggio, ma che oltre alla perdita di qualità e quantità di prestazioni e servizi, mortifica chi ogni giorno è in trincea, inquinando anche il clima del nosocomio e costringendolo a una paralisi che davvero non merita”.

“L’ospedale di Avezzano descritto dal consigliere del Pd Silvio Paolucci e da altri esponenti della sinistra è la rappresentazione reale di quella che fu la loro gestione della sanità. Il vero disastro, infatti, è quello che abbiamo trovato noi, al momento dell’insediamento, causato da una mala gestio del centrosinistra senza precedenti. Dalla mancanza di primari alla totale assenza di interventi strutturali che, infatti, abbiamo dovuto subito mettere in cantiere. Con il governo regionale di Marco Marsilio è iniziato un percorso di indiscutibile cambio di rotta e, nonostante le macerie ereditate della sinistra, siamo riusciti nell’intento di rinnovare i direttori, con un percorso che completeremo a breve, e a ottenere l’approvazione della rete ospedaliera che porterà, come già detto, certezze in termini di nuovi e determinanti investimenti. Un dato su tutti: dal 2019 ad oggi sono stati assunti, dall’Azienda, complessivamente 1441 sanitari, con un differenziale di circa 200 unità, e solo nell’ospedale di Avezzano, dal giugno 2021 sono stati contrattualizzati 67 infermieri. Vale la pena ricordare come la struttura ospedaliera di Avezzano abbia avuto necessità anche di interventi strutturali sui servizi igienici: tutti gli avezzanesi e i marsicani ricordano le camminate dei pazienti nei corridoi per dirigersi da e verso i bagni con le flebo al seguito. Uno spettacolo vergognoso e lesivo della dignità dei malati. Per non parlare del pronto soccorso senza primario e con il personale ridotto all’osso mentre da oggi con l’holding area si stanno creando le migliori condizioni per offrire ulteriori spazi finalizzati a una gestione ancor più efficace dell’emergenza che garantisca, soprattutto, il rispetto del paziente. E’ bene anche ricordare che il nuovo nosocomio, di cui è stato approvato l’accordo di programma e il relativo progetto esecutivo, sarà realizzato grazie alla nuova rete ospedaliera. Gli ulteriori servizi annunciati in questi giorni, dai nuovi primari agli interventi strutturali e sulle piante organiche, sono il segno tangibile anche di guide certe all’interno dei reparti nei quali vigeva, invece, la precarietà della direzione. L’azienda è egregiamente condotta dal professor Romano che nonostante le tante difficoltà, non ultima legata all’azione terroristica degli hacker, è riuscito a limitare il più possibile le carenze fisiologiche ereditate dalla passata gestione. Una vera rivoluzione per l’ampio territorio che si serve dell’ospedale di Avezzano sebbene i due anni di pandemia abbiano costretto a rimodulare tutta l’organizzazione sanitaria e i cronoprogrammi che l’attuale amministrazione regionale si era data. Tutto questo nella totale assenza della sinistra, ridotta a mera spettatrice. Gli esponenti di sinistra, come al solito, quando si trovano in uno stato di emergenza pretendono solidarietà dalle altre forze politiche mentre quando la contingenza emergenziale è gestita dal centrodestra puntano il dito come se la causa dipendesse da chi governa. Ci sono temi e temi per fare propaganda elettorale e fa specie che la sinistra non risparmi mai quelli legati alla salute e ai diritti dei cittadini sui quali, la storia recente lo dice, hanno ben poco da insegnare. Ma gli abruzzesi lo sanno”. 

Così, in una nota, il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Massimo Verrecchia.


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