La campagna elettorale di Sabrina Bocchino parte da Vasto: "Abruzzo regione competitiva"
VASTO. "Abbiamo fatto tanto, qualcosa poteva andare sicuramente meglio, ma molto c'è ancora da costruire. Dal comune più piccolo alla mia amata città, ho dato sempre il massimo stando sempre dalla stessa parte, e non è sempre facile, anzi. La Lega, come è fisiologico per tutti, sale e scende. Ma se abbandoniamo la nave nel momento di difficoltà non è bello. E voi mi troverete sempre qui. Attualmente il partito sta crescendo anche in Abruzzo, ma se dovesse perdere consensi sono convinta che continuerò a combattere le mie battaglie, circondata dagli amici di sempre. Cerco di aiutare tutti e quando non riesco a risolvere un problema per me è sempre un cruccio grande. Attualmente non abbiamo grandi avversari, perché abbiamo fatto bene e vedo questa strada molto in discesa. Abbiamo fatto tanto in maniera coesa e condivisa. Io sono una persona leale che continuerà a lavorare per la nostra provincia, che fa più Pil di tutta la regione, per la mia città e per tutta la nostra regione. Dobbiamo pensare ai giovani, con politiche educative, come la legge importante su bullismo e cyberbullismo, nonché tutte quelle per sostenere le famiglie. Noi puntiamo a una regione competitiva e riconosciuta a livello nazionale ed è grazie alla nostra amministrazione che l'Abruzzo è la regione del centro sud che sta crescendo più di tutte. Abbiamo bisogno di infrastrutture nuove e funzionanti".
Ha esordito così Sabrina Bocchino, con circa 55 mesi di legislatura alle spalle con la Lega.
Consigliera regionale in Abruzzo, ha presentato nella prima tappa a Vasto, la sua ricandidatura per le prossime elezioni del 10 marzo.
Nella sala della Pinacoteca ha passato in rassegna provvedimenti presi e fatto previsioni per il futuro.
Gli interventi
Ad affiancacarla il Segretario provinciale Maurizio Bucci e l'europarlamentare Valentino Grant: "Non sempre i progetti sono realizzabili in un mandato. L'Europa è alla vigilia del ambiamento del prossimo anno e oggi ha una guida che predica bene ma razzola male. L'Europa deve sostenere le imprese e il territorio, ma lo sta facendo solo in modo ideologiconoi. Noi faremo in modo di dare concretezza al bisogno di sostenibilità. Insieme a Sabrina abbiamo questo obiettivo per le nostre famiglie. La Lega può dare risposte".
E Massimo Desiati ha sottolineato: "L'acquisizione del consenso è cosa molto delicata. In Abruzzo siamo abituati a girare per le case e a chiedere cosa serve. Oppure c'è la tecnica della sagra delle emozioni, utilizzando la lacrimuccia emotiva che ti porta a sostenere il candidato. Oggi sono questi i modi per fare campagna elettorale. Sabrina non sfrutta né la fiera delle emozioni, né mercanteggia il consenso. Anzi, di questi cinque anni fa sapere cosa ha fatto e non racconta di posti di lavoro che ha trovato".
A prendere la parola il presidente Marco Marsilio: "Dopo lunghi anni in cui l'Abruzzo non ha avuto una presenza significativa al Governo, le cose sono cambiate. Oggi questo è avvenuto perché l'intera regione ha alzato la testa e si è fatta valere. C'è tanto da fare, come ha detto Sabrina, e non è finita qui, affinché l'Abruzzo abbia un peso sempre più importante e siamo noi a dover essere all'altezza di questo obiettivo. Non ho dubbi che la Lega avrà un ruolo fondamentale nella vittoria. La riconferma del Governo uscente ci permetterà di portare a termine quello in cui stiamo lavorando, dopo pandemia ed emergenze catastrofiche correlate alla pandemia, dal blocco delle esportazioni alle bollette aumentate. Non è stato facile affrontare tutto, ma possiamo presentare risultati importanti e non per vanagloria. Sappiamo che c'è ancora molto povertà e incertezza in diversi settori. Come nella sanità. A Vasto nel '99 si è acquistato un terreno e, nonostante il dispendio di risorse, per troppi anni questa disponibilità è rimasta ferma. Ci sono state vicende ambigue che non hanno portato da nessuna parte. Nell'autunno del 2018 l'assessore in carica Paolucci, con il suo portaborse Menna, ebbe la faccia tosta di sbandierare il progetto della rete ospedaliera che invece rimase nei cassetti della Asl. Siamo stati noi poi a portarlo avanti, facendo pulizia dentro certi ambienti e uffici con l'assessore Verì. Noi abbiamo firmato l'accordo di programma, prendendoci quei fondi fermi a Roma e che abbiamo portato qui, così che tra poche settimane inizieremo l'iter per costruire quell'ospedale che potrà servire tutto il territorio, superando i limiti del decreto Lorenzin. L'approvazione della rete ospedaliera sbugiarderà quelli che non sono stati in grado di presentarla, con la scusa che il Governo fosse ostile. Paolucci, D'Aalfonso e Menna trovarono i ministri del PD a Roma, ma non hanno raggiunto i nostri risultati. Noi porteremo ambulatori mobili nei comuni montani, coprendo due terzi del territorio regionale. Non è più il cittadino che farà tanti chilometri, ma saremo noi a portare la sanità nella piazza del paese. Progetti fermi come anche nel caso dei porti, della rete ferroviaria. Siamo stati noi a mettere in fila queste cose. È con noi che il porto è entrato nell'autorità di sistema, compreso il progetto dell'ultimo miglio. Abbiamo portato avanti anche un notevole progetto di comunicazione che ad oggi ha fatto conoscere l'Abruzzo in tutto il mondo"
A concludere gli interventi il sottosegretario Luigi D'Eramo: "Questi momenti sono necessari per continuare a ragionare e approfondire con intelligenza il lavoro di studio che i nostri eletti portano avanti nelle loro porzioni di territorio. Un impegno che la Lega ha interpretato con passione, equilibrio e senso di responsabilità. Oltre che correttezza soprattutto con gli elettori. Questo lavoro è riscontrabile in quello che Sabrina ha costruito in questi cinque anni. Sabrina ha portato all'attenzione del Consiglio regionale una serie di iniziative a nome soprattutto dei più fragili. Con 38 anni di politica alle spalle e sempre nella stessa parte".