Paola Cianci incontra gli elettori: "La mia è la candidatura di un'intera comunità"

Regionali 2024 lun 05 febbraio 2024
Politica di La Redazione
5min
Paola Cianci incontra gli elettori: "La mia è la candidatura di un'intera comunità" ©vastoweb.com
Paola Cianci incontra gli elettori: "La mia è la candidatura di un'intera comunità" ©vastoweb.com
Paola Cianci incontra gli elettori: "La mia è la candidatura di un'intera comunità"

VASTO. "Non mi presento come candidata individuale, ma come un percorso politico da fare insieme. La mia è la candidatura di un'intera comunità. Negli anni la competenza delle Regione è aumentata e le sue decisioni incidono profondamente sulla vita dei cittadini. Il 10 marzo dobbiamo chiederci chi vogliamo che si occupi di noi e con quale programma. E tutti insieme dobbiamo prepararci per vivere quel cambiamento di cui l'Abruzzo ha bisogno".

Paola Cianci inizia così il suo discorso di presentazione ufficiale alla città, nella sede elettorale di via Ciccarone. L'assessore vastese, da 8 anni in carica e al secondo mandato della Giunta Menna, concorre ora per il consiglio regionale nella lista "Abruzzo Insieme" promossa dal candidato presidente Luciano D’Amico.  

Nel suo discorso Cianci ha sottolineato la visione di territorio che intende portare in regione: "Dobbiamo dirci chiaramente che la nostra proposta politica è un'alternativa a quanto fatto dalla destra negli ultimi anni. La sanità deve tornare al primo posto, deve migliorare dando un servizio di qualità accessibile con liste congrue alle esigenze dei cittadini. La destra parla di nuovi ospedali e case di comunità, ma le condizioni attuali dei nostri presidi sono pessime. C'è carenza di personale nei Consultori di Vasto e San Salvo dove mancano figure professionali strategiche e importanti, come quella del ginecologo, un servizio cui si approcciono soprattutto le adolescenti e questo vuoto è inaccettabile. Vogliamo una sanità pubblica e territoriale e non cliniche private e presidi chiusi, risultato della politica del centrodestra. Noi vogliamo il lavoro, una terra dove le competenze, da quelle dei medici a quelle degli agricoltori agiscano per elevare l'Abruzzo. La destra ci ha dato precarietà e disoccupazione. Noi non abbiamo dubbi che il futuro passi per l'innovazione con il rilancio delle aree protette, gli investimenti sulle energie rinnovabili e sulle azioni che facciano diventare l'Abruzzo un modello di sostenibilità. Il governo Marsilio ha rubato ettari della riserva del Borsacchio rinnegando tutto il lavoro che abbiamo fatto per preservare le risorse naturalistiche fiore all'occhiello della nostra regione. Vogliamo un Abruzzo più accogliente e vicino alle donne, chiedendo per loro maggiori fondi per le case rifugio e i centri di ascolto. Non bastano le leggi, ma bisogna trovare le adeguate coperture finanziarie. Noi siamo vicini alle fragilità e lotteremo per assicurare il diritto allo studio con sostegni economici concreti per quegli studenti che hanno problemi economici. Dobbiamo ridare all'Abruzzo amministratrico e amministratori presenti sul territorio che guardano negli occhi i cittadini e non dall'alto degli scranni regionali".

Gli interventi 

Presente a sostenere la candidatura di Paola Cianci Giovanni Legnini, ex vicepresidente del CSM e candidato alla presidenza della Regione Abruzzo alle elezioni del 2019, oggi Commissario per la ricostruzione ad Ischia: "La candidatura di Paola interpreta lo spirito del tempo. Già munita di un'esperienza solida, porta con sé alcune grandi sensibilità, valori e una cultura politica che rappresenta ciò che serve per rinsaldare il rapporto di fiducia con i cittadini. Il sostegno a lei deve accompagnarsi uniti nella consapevolezza che la partita giocata in questa tornata elettorale è diversa rispetto a 5 anni fa, quando dovevamo riposizionarci per il futuro in un gioco tripolare. Oggi è uno scontro che si gioca uno contro uno, in virtù della capacità che ciascuno dei contraenti ha avuto di far prevalere le ragioni dell'unione e questa conquista dell'unità della coalizione non è stata sempre presente nel nostro scenario politico, ma adesso lo è. Luciano D'Amico è una persona per bene e capace, professore di economica ma è anche un uomo alla guida di istituzioni importanti che ha saputo far crescere".

Dopo aver già anticipato nei giorni scorsi il sostegno di Sinistra per Vasto (Leggi), hanno preso la parola il coordinatore Mario Enrico Testa e il capogruppo in consiglio comunale Francesco Del Viscio: "Quella di Paola è una candidatura non improvvisata, un percorso costruito nel tempo sempre con la stessa determinazione che in tanti anni di politica l'ha vista andare avanti con dedizione e coraggio. Come nelle battaglie per i diritti Lgbtq, contro la violenza sulle donne, per la legge sul fine vita, e ancora è scesa in piazza accanto ai giovani, sui temi per l'ambiente, le giornate della terra, la tutela della riserva e contro gli impianti che la minacciavano con il suo no al cementificio a Punta Penna. E poi si è battuta per la tutela degli animali, contro l'abbandono delle dieizioni canine. È stata accanto ai lavoratori i loro diritti. Paola è stata protagonista e ha affrontato le sfide con determinazione. Oggi le nuove generazioni vastesi anche grazie a Paola vivono la dimensione della politica come servizio alle istituzioni e sono capaci di portare onore alla Costituzione italiana".

A condividere alcune riflessioni il sindaco Francesco Menna: "Il presidente uscente non è gradito dal 70 per cento degli abruzzesi, perché non ha affrontato le vicende dell'Abruzzo e delle sue comunità. Marsilio concepisce la politica come una festa di carnevale e ha dato finanziamenti al Napoli calcio e al Giro d'Italia ma non un euro per le fogne, le infrastrutture, la crisi idrica, la via verde, opere più durature e sulle quali avrebbe dovuto investire. I problemi del lavoro non vanno affrontati con superficialità indossando il cappello della coca cola quando si visita lo stabilimento, i lavoratori hanno bisogno di certezze come lo è in questo momento per Stellantis. Bisogna occuparsi seriamente della crisi idrica altrimenti come possiamo pensare di fare turismo senza acqua. Come possono andare avanti le aziende come la Pilkington senza acqua? E ancora la vicenda dell'agricoltura e della fauna selvatica, come possiamo affrontarla con una legge che consente l'uso di arco e frecce? E poi la sanità, con una mensa chiusa da anni a Vasto e interi reparti chiusi. Dobbiamo chiederci se in 5 anni le tempistiche per le prestazioni mediche siano aumentate o diminuite. Il centrodestra ha causato lunghe lista d'attesa che si accorciano solo se si ha la carta di credito gonfia. E poi le infrastrutture. Le aziende restano se siamo competitivi. Ora la battaglia fondamentale è sui fondi Fsc su cui c'è discrezionalità da parte della regione e non possiamo farceli scappare perché i comuni devono poter investire su fogne, gestione delle acque piovane e crisi idrica". 


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