"L'autonomia differenziata non è un danno solo per l'Abruzzo"

Regionali ven 23 febbraio 2024

Altri Comuni Luciano D’Amico all’incontro "La secessione dei Ricchi"

Politica di La Redazione
2min
"L'autonomia differenziata non è un danno solo per l'Abruzzo" ©Vastoweb
"L'autonomia differenziata non è un danno solo per l'Abruzzo" ©Vastoweb

ABRUZZO. Si è tenuto questa mattina a Pescara l’incontro "La secessione dei Ricchi", che ha visto la partecipazione dell’economista, docente universitario e tra i massimi esperti in economia internazionale, Gianfranco Viesti e del Candidato alla Presidenza di Regione Abruzzo Luciano D’Amico.

Al centro dell’incontro, organizzato da Graziano Di Costanzo, già Direttore CNA e Candidato al Consiglio regionale con la Coalizione Patto per l’Abruzzo, l’Autonomia differenziata e i pericoli che l’Abruzzo correrebbe se venisse approvato definitivamente dal Governo centrodestra il disegno di legge filo-leghista.

“Oggi siamo qui per parlare di un argomento di estrema attualitàha detto D’Amico in apertura dell’incontro – c’è un inganno che si cela dietro questa proposta di Autonomia differenziata avanzata dalla Lega, e avallata da Fratelli D’Italia e Forza Italia. La verità è che se, da un Abruzzo che ci viene raccontato a parole, spostiamo lo sguardo sull’ Abruzzo reale, e se, dall’Autonomia differenziata che ci viene raccontata come una favola, ci spostiamo su un’analisi tecnica del progetto, vediamo concretamente quanti e quali rischi corre la nostra regione sui temi più impattanti per la qualità della vita degli abruzzesi: sanità, scuole, trasporti. 

Il nostro primo attosostiene con fermezza D’Amicosarà, quindi, ritirare l’assenso a questo progetto così come è stato presentato. Abbiamo il dovere di difendere il nostro Abruzzo da politiche penalizzanti per il territorio e per i cittadini e le cittadine abruzzesi del futuro, che potrebbero trovarsi a vivere in una regione non di serie B, ma addirittura di serie C.

L’obiettivo di un governo responsabileconclude D’Amico - dovrebbe essere quello di eliminare le disuguaglianze tra i territori; ma con l’Autonomia differenziata si va completamente nel verso opposto attuando una frammentazione, soprattutto negli ambiti di sanità pubblica, scuola e trasporti, nonché a regole diverse per finanziamenti, professionisti e imprese in base alla residenza territoriale. Nella legge proposta da Calderoli - chiosa D’Amiconon c’è nessuna garanzia di equità".

Gianfranco Viesti nel corso dell’incontro ha detto “Sono molto contento di essere qui con Luciano D’Amico. Oggi in Abruzzo si parla di elezioni regionali, ma il problema legato all’Autonomia differenziata è nazionale. L’Abruzzo ha votato favorevolmente a questa iniziativa nella Conferenza Stato Regioni, ma non è una scelta che fa bene all’Abruzzo”.

Secondo Viesti, poi, è importante avere un Presidente chiaramente schierato contro l’Autonomia, perché è importante sapere prima la posizione che si assumerà su questo tema.

 “Quello che si deciderà oggi sull’Autonomia differenziata - ha detto - sarà molto importante per definire in quale Abruzzo vivranno i nostri figli e i nostri nipoti”.

Il pericolo che è stato sottolineato nel corso dell'evento è quello di lasciare alle nuove generazioni un Paese con politiche pubbliche meno efficienti, cittadini con diversi diritti in base alle differenti aree geografiche.

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