Regionali: ecco le proposte Fiab a Marsilio e D’Amico
Altri Comuni Consegnato il documento di “riflessioni e proposte in materia di mobilità ciclistica”
ABRUZZO. Come già fatto in occasione delle elezioni del 2019, anche quest’anno FIAB, Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, ha consegnato ai candidati alla presidenza della Regione Abruzzo il proprio documento di “riflessioni e proposte in materia di mobilità ciclistica”.
Lo ha fatto nella persona di Giancarlo Odoardi, Coordinatore FIAB Abruzzo Molise che in questi giorni ha incontrato direttamente i due contendenti, Marco Marsilio e Luciano D’Amico.
La nota, firmata dai presidenti delle Associazioni locali, Francesco Mancini per Pescara, Gabriele Curci per L’Aquila, Gianni Di Francesco per Teramo e Antonio Cellitti per Sulmona, pone in evidenza un decalogo di richieste ad oggi ancora disattese, come anche di adempimenti futuri.
In particolare, il documento si sofferma su due questioni nodali: la istituzione di un assessorato e quindi di un servizio dedicati alla mobilità ciclistica (da non confondere con trasporti e turismo) come anche, e conseguentemente, la redazione del Piano Regionale della Mobilità Ciclistica, in attesa di vedere la luce dal 2013, come previsto da una Legge regionale 8/2013, e poi come anche risollecitato dalla Legge nazionale 2/2018.
Seguono poi altri punti che attengono alle azioni di sostegno alla mobilità ciclistica, dal sostegno formativo agli Enti Locali in materia di Mobility management a quelli strumentali di supporto infrastrutturale (come stalli ma anche il servizio di trasporto delle bici sui treni).
In ultimo si chiede di prendere una ferma posizione circa le presunte e prossime modifiche al codice della strada come quelle annunciate per la limitazione della diffusione delle zone e quindi delle città 30.
Il Piano Regionale diventa anche occasione di sintesi di quanto necessario e opportuno sottoporre al Ministero di riferimento perché questo a sua volta presenti alle Camere, entro il mese di giugno di ogni anno, il rendiconto delle attività svolte, come previsto dall'art. 11 della richiamata L. 2/2018 (Relazione annuale mobilità ciclistica).