"Eccoci per Cupello" con Graziana Di Florio sindaco: "Squadra rinnovata nella continuità"
CUPELLO. "Una squadra compatta e rinnovata nel segno della continuità. Una lista uscente con un nuovo progetto civico che verrà presentato presto alla cittadinanza e con il quale confermiamo il nostro impegno, uniti attorno alla ricandidatura di Graziana Di Florio, alla quale rinnoviamo la nostra piena fiducia".
Si riassume con questo chiaro messaggio, anche di risposta ai rumors sulla eventuale spaccatura interna al centrodestra, quanto emerso nella conferenza stampa che si è svolta stamani a Cupello. L'incontro è stato organizzato dal gruppo di maggioranza del Comune di Cupello “Eccoci” in vista delle prossime amministrative dell’8 e 9 giugno 2024. Ad aprire i lavori il capogruppo Giuseppe Torricella: "Cerchiamo chi vuole impegnarsi perché crede nello sviluppo e nel bene di Cupello. Bisogna pensare al futuro del nostro paese e non perdersi nelle strumentalizzazioni fatte da chi sui social lancia allarmi su incendi che non ci sono, ma che servono per gettare fango su chi amministra. Personalmente 5 anni fa, dopo l'accordo campestre che ha stravolto Cupello tra Camillo D'Amico e Angelo Pollutri, nonostante fossero stati avversari per 10 anni con tanto di querele, e dopo aver chiesto ospitalità mettendo a disposizione il mio bagaglio di esperienza, oggi posso dire di essermi trovato bene in questo gruppo dove do qualche consiglio dopo tanti anni di militanza".
A parlare, poi, il presidente consiglio comunale uscente Filippo D'Angelo: "Un'amministrazione uscente che ha lavorato tra non poche difficoltà. Il Covid ha rallentato l'azione amministrativa di tanti comuni, come anche del nostro. Nel 2020 una sentenza della Corte costituzionale indirettamente ha dichiarato l'incostituzionalità di due decreti del 2013 e 2015 con i quali la cassa depositi e prestiti aveva dato finanziamenti ai comuni che si trovavano in difficoltà con il pagamento di debiti arretrati legati al funzionamento del comune. Questi prestiti potevano essere rimborsati in 29 e 30 anni e Cupello, che ne aveva risalenti a prima del 2014, ha approfittato per sanare la situazione ed evitare così il dissesto sgravando sui cittadini. Non essendo stato più possibile rimborsare questi finanziamenti richiesti all'epoca, bisognava restituirli subito, entro la fine del mandato. Abbiamo avuto quindi un problema finanziario e abbiamo studiato un piano di riequilibrio finanziario pluriennale approvato dalla Corte dei conti e attualmente stiamo rimborsando con dignità gli impegni presi e stiamo procedendo con il rimborso. Nonostante ciò ad oggi l'amministrazione ha intercettato milioni di euro per le opere pubbliche, azioni non riconosciute all'opposizione che sulla stampa denigra lavoro e professionalità di chi amministra il comune in questo momento".
A sostenere la candidatura presente anche il consigliere regionale uscente Manuele Marcovecchio, seduto tra il pubblico, e il vicesindaco Fernando Travaglini che ribadisce: "Graziana ha resistito, è riuscita anche ad andare in provincia e lavora con entusiasmo. È la persona giusta e merita di amministrare con più serenità questo paese".
A conclusione l'intervento di Graziana Di Florio: "Sono cittadina tra i cittadini, mi sono messa a servizio del gruppo perché da soli non si va da nessuna parte e il merito di ciò che è stato fatto finora è di tutti quelli che sono stati attorno a me. Di sfide ce ne saranno tante altre, spesso alcune non si realizzano per incombenze imprevedibili. Tutti i sindaci hanno momenti di debolezza, ma io vado avanti non perché combatto ma perché amo visceralmente il mio paese, qui dove sono cresciuta insieme alla mia famiglia intrecciando relazioni non vedendo mai il male nelle cose. Attorno a me c'è una squadra forte della continuità passata, ma che si aprirà nei prossimi giorni ad altre figure più giovani e che hanno l'entusiasmo giusto per far crescere Cupello. Non c'è nessuna frattura all'interno del gruppo, diversamente dalle voci che girano. A breve presenteremo il prossimo progetto, di cui oggi non svelerò il nome, a tutta la cittadinanza".