Prospero in Regione non lascia l'assise civica: "Bisogno di alternativa alla giunta Menna"
Vasto "Da uomo di partito rimetto la decisione in mano alle segreterie. Oggi più che mai c'è bisogno del mio contributo contro i provvedimenti scellerati"
VASTO. "C'è una grande aspettativa nei confronti del presidente Marsilio, di Fratelli d'Italia e del sottoscritto, in corrispondenza del largo consenso dato. Assumo questo impegno con saldo senso di responsabilità così come ho sempre fatto sia nella professione che nell'attività politica".
Certo dei valori che lo guideranno nella nuova esperienza regionale, Francesco Prospero entra nell'Emiciclo per prendere il posto di Tiziana Magnacca, nominata assessore alle Attività Produttive (Industria, Commercio e Artigianato), alla Ricerca industriale e al Lavoro.
Al neo consigliere regionale si prospettano cinque anni di responsabilità istituzionali e sull'eventuale fumata bianca in una delle commissioni non nasconde: "A disposizione del mio partito e del capogruppo Massimo Verrecchia, è chiaro che mi piacerebbe ricoprire il ruolo di presidente".
Sull'inizio in salita per la maggioranza di centrodestra che nella prima seduta della dodicesima legislatura, dopo lo storico bis con le elezioni del 10 marzo scorso, ha visto qualche attrito con Forza Italia e Lega e l'elezione alla quarta votazione di Lorenzo Sospiri come presidente del Consiglio regionale, Prospero sottolinea non lesinando una frecciata alla situazione locale: "Credo che sia una carburazione necessaria all'inizio di ogni mandato. Benvenga sin da subito qualche chiarimento, l'importante è non cadere in fallo, come capita a Vasto con la giunta Menna. Una città ferma e che a causa di questo provvedimento del sindaco subisce un'ulteriore rallentamento. Ci auguriamo che la crisi venga risolta il prima possibile perché i cittadini non posso aspettare ancora per molto. È evidente che ci siano degli attriti all'interno della giunta, ma sono molto bravi a mascherarli".
Attualmente consigliere comunale a Vasto, Prospero non è per ora intenzionato a rassegnare le dimissioni: "Da uomo di partito rimetto la decisione in mano alle segreterie. Oggi più che mai c'è bisogno del mio contributo contro i provvedimenti scellerati della giunta Menna e per continuare a costruire un'alternativa estesa a tutte le altre forze avverse all'attuale amministrazione".
Per lui i prossimi obiettivi sono le europee e le elezioni, cui saranno prossimamente chiamati 49 comuni della provincia di Chieti, e all'indomani del 9 giugno "ripartire a Vasto con una costituente di centrodestra".
E parlando dei balneatori scesi di nuovo in piazza conclude: "C'è sicuramente una direttiva che va attuata e il governo Meloni non intende subire altre procedure d'infrazione ma nello stesso tempo vuole dare certezze sia agli imprenditori che agli enti pubblici che si devono occupare dei propri demani. Quello che è stato fatto finora è dare un senso all'attuazione di questa direttiva Bolkestein nel senso che va attuata laddove c'è scarsità delle risorse. I tavoli tecnici hanno sancito che in Italia non c'è questa scarsità, tanto che le aree demaniali interessate dalle concessioni riguardano solo il 33 per cento di quelle nazionali demaniali. È chiaro che a questa comunicazione del governo Meloni, Bruxelles sta cercando di rispondere picche ed è proprio per questo che è necessario avere lì dei riferimenti in linea con il governo nazionale".