Elezioni, il passo indietro di Camillo D’Amico: “Occorre un segnale di rinnovamento”

Non in lista ven 10 maggio 2024

Cupello D’Amico: “Cupello ha bisogno di un nuovo modo di essere amministrata da un gruppo nuovo, fresco, giovane, capace”

Politica di La Redazione
11min
Dario Leone e Camillo D’Amico ©Vastoweb
Dario Leone e Camillo D’Amico ©Vastoweb

CUPELLO. “Dieci anni di minoranza e opposizione alla maggioranza di Centro-Destra hanno segnato una maniera nuova e decisamente diversa di esercitare questo ruolo ingrato e difficile. L’ho fatto con tenacia cocciuta, talvolta anche da solo, ma sempre supportato da coloro che hanno sostenuto il modo di fare ed essere palesemente alternativi al loro discutibile modo di amministrare e governare la comunità. Ora però alle prossime elezioni non parteciperò. E’ una scelta che reputo giusta e meditata. Confrontata con il gruppo allargato e per nulla forzata. Ritengo giusto fare un passo indietro senza lesinare ogni utile energia fisica e mentale affinché “Officina Cupello” ottenga la maggioranza dei consensi per governare questa comunità. Cupello ha bisogno di un nuovo modo di essere amministrata da un gruppo nuovo, fresco, giovane, capace. Se vogliamo cambiare le cose occorrono persone nuove che diano un concreto segnale di rinnovamento.

Parole dure, ma allo stesso tempo anche con un po’ di amaro in bocca sono state quelle pronunciate dal consigliere comunale uscente d’opposizione Camillo D’Amico con cui ha annunciato la sua non candidatura alle prossime elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno nella lista di “Officina Cupello”.

Si è tenuta questa mattina nella sede in via Marrucina, inaugurata il mese scorso (Leggi),  la conferenza stampa indetta a Cupello dalla lista civica del candidato sindaco  Dario Leone in cui sono state espresse considerazioni e opinioni sul fine mandato a guida Graziana Di Florio.

Proprio di un giorno di anticipo al termine ultimo, ossia le ore 12  del 29º giorno antecedente le votazioni,  la lista civica nata a febbraio 2023 ha ripreso  la corsa per le amministrative comunicando l’assenza tra le candidature dello storico membro nei banchi dell’opposizione, Camillo D’Amico.

“I cittadini hanno bisogno di un amministrazione i cui rappresentanti siano presenti quotidianamente nel territorio e tra la gente, che vivano sulla loro pelle le scelte che si fanno a carico della comunità. Solo così - ha fatto presente il consigliere uscente D’Amico a proposito dell’amministrazione targata prima Manuele Marcovecchio e poi in particolare Graziana Di Florio - si può essere buoni amministratori della cosa pubblica. Questa sensibilità, loro della maggioranza uscente, non l’hanno avuta perché hanno scelto quella della mera apparizione mediatica, delle feste e passerelle, dei selfie di gruppo e delle relative autocelebrazioni”.

E poi ancora con i toni proprio dai banchi dell’opposizione è stata criticata la gestione del bilancio da cui è scaturito “il severo intervento della sezione Abruzzese della Corte dei Conti che ha osservato nel merito i bilanci consuntivi 2018 & 2019 e la dichiarazione dello stato di pre–dissesto finanziario con la negativa ricaduta di aumenti al massimo a carico dei cittadini su Irpef, Tari, Imu, servizi a domanda individuale”.

Sono stati anni quelli dell’opposizione uscente in cui non solo sono state avanzate critiche, ma anche proposte come  l’istituzione delle figura del nonno vigile, il regolamento del ‘baratto amministrativo’, la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre e la la petizione popolare per l’installazione delle centraline per la rilevazione della qualità dell’aria in contrada Montalfano unitamente ad uno studio di fattibilità con relativi costi per realizzarlo.

Inoltre meritano attenzione le nostre attività sulla difesa del diritto democratico alla libera espressione delle opinioni di tutti i cittadini fortemente lese e minate dalla cosiddetta delibera ‘bavaglio - ha spiegato Camillo D’Amico - dove la Giunta da libero mandato al Sindaco pro – tempore di querelare chiunque esprima un giudizio che, ritenuto lesivo dallo stesso alla dignità ed immagine dell’Ente, può ritrovarsi querelato.”

Tutto questo poi va aggiunto alla “denigrazione e derisione dell’avversario se non, con una costanza assoluta che stride al democratico principio della rappresentanza popolare basato sul voto espresso dai cittadini, alla totale ignoranza dell’esistenza fisica di chi rappresenta la minoranza.”

Questo sarebbe stato il clima che ha portato alla riunificazione dei gruppi consiliari di ‘Insieme per Cupello’ e ‘Risposta Civica’ nell’attuale Officina Cupello che con il tempo però ha avuto delle defezioni.

Il principio di essere ‘primus inter pares’ per me è stato sempre chiaro - ha affermato D’Amico - e non ho mai avvertito fastidio per scelte e decisioni di gruppo che non coincidessero con le mie ambizioni o visioni personali tanto che ho accettato con il giusto entusiasmo prima il metodo e poi la decisione che ha individuato il candidato Sindaco; scelta ricaduta su Dario Leone.”

“Chi ha scelto di uscire dopo questa determinazione - si riferisce il consigliere in particolare all’uscita di Michele D’Alberto (Leggi) e Marco Antenucci (Leggi), quest’ultimo anche terzo candidato sindaco alle elezioni (Leggi) - non lo ha fatto sui temi ma per il solo fatto che la propria ambizione personale non è stata soddisfatta; provo per questo sincero dispiacere ma reputo assolutamente sbagliata la scelta postuma fatta perché stride e contraddice i principi a monte della costruzione e costituzione di ‘Officina Cupello’.”

Faccio serenamente un passo indietro senza lasciare l’impegno politico e sociale che continuerò a svolgere in maniera diversa senza tralasciare, se ce ne sarà l’occasione e l’opportunità, in un futuro prossimo di partecipare ad altre e nuove sfide”, ha voluto concludere Camillo D’Amico ribadendo che il suo non è un addio, ma un arrivederci ad altre esperienze politiche come le future e probabili  elezioni provinciali.

Ringrazio Camillo D’Amico che in questi anni ha condotto battaglie finalizzate a contrastare un certo modo di intendere la cosa pubblica”, ha affermato poi il candidato sindaco Dario Leone

La nostra società è afflitta da quello che io amo definire il “partito dei combari” - ha proseguito poi Leone - che ha sempre operato all’ombra e che ha sviluppato dei tentacoli piuttosto aggressivi. Officina Cupello rappresenta una novità perché questi tentacoli sono stati recisi. Questo ha portato l’intero centrosinistra e la realtà civica a comprendere il grande inganno di questi anni che punta a preservare per poche persone un potere gigantesco di questa comunità.”

Per questo noi diciamo che - ha concluso il candidato in occasione dell’imminente presentazione della lista (Leggi) -  fuori da Officina Cupello ci sono facce di una stessa medaglia di uno stesso sistema di potere che noi vogliamo sostituire non con una semplice squadra, ma con una classe dirigente preparata”.


Di seguito si riporta il discorso integrale reso noto dal consigliere comunale uscente e capogruppo di “Officina Cupello” Camillo D’Amico:

“Dieci anni di minoranza ed opposizione alla maggioranza di Centro – Destra guidata dai Sindaci Manuele Marcovecchio e Graziana Di Florio hanno segnato una maniera nuova e decisamente diversa di esercitare questo ruolo ingrato e difficile. L’ho fatto con tenacia cocciuta, talvolta anche da solo, ma sempre supportato da coloro che hanno sostenuto il modo di fare ed essere palesemente alternativi al loro discutibile modo di amministrare e governare la comunità. Sono e resto convinto che Cupello ed i Cupellesi meritano un amministrazione diversa e più presente. 

I cittadini hanno bisogno di un amministrazione i cui rappresentanti siano presenti quotidianamente nel territorio e tra la gente, che vivano sulla loro pelle le scelte che si fanno a carico della comunità; solo così, a mio avviso, si può essere buoni amministratori della cosa pubblica. Questa sensibilità, loro della maggioranza uscente, non l’hanno avuta perché hanno scelto quella della mera apparizione mediatica, delle feste e passerelle, dei selfie di gruppo e delle relative autocelebrazioni.

Con questo modo allegro e spendaccione nella gestione del bilancio comunale si è prodotto il severo intervento della sezione Abruzzese della Corte dei Conti che ha osservato nel merito i bilanci consuntivi 2018 & 2019 e la dichiarazione dello stato di pre – dissesto finanziario con la negativa ricaduta di aumenti al massimo a carico dei cittadini su IRPEF, TARI, IMU, servizi a domanda individuale.

Insensibili ai nostri richiami hanno unito tutto ciò a denigrazione e derisione dell’avversario se non, con una costanza assoluta che stride al democratico principio della rappresentanza popolare basato sul voto espresso dai cittadini, alla totale ignoranza dell’esistenza fisica di chi rappresenta la minoranza. Questa maggioranza, in maniera sistematica, neanche su iniziative culturali, religiose ed istituzionali, dove la comunità dovrebbe sentirsi unità, ha avuto la sensibilità istituzionale di invitare la minoranza consiliare.

Quando è stata evidenziata questa palese stortura democratica ci è stato risposto di essere rancorosi e divisivi!!!

Lo fanno e lo dicono da sempre parlando di loro stessi che si guardano allo specchio!

In questi dieci anni abbiamo sempre fatto un azione amministrativa di attenzione verso le azioni e gli atti amministrativi, formulato proposte ed iniziative, svolto delle attività pubbliche politiche ed istituzionali.

A memoria ricordo alcune proposte:

- l’istituzione delle figura del nonno vigile;

- il regolamento del ‘baratto amministrativo’;

- la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre;

- la petizione popolare per l’installazione delle centraline per la rilevazione della qualità dell’aria in c.da Montalfano unitamente ad uno studio di fattibilità con relativi costi di realizzo.

Inoltre meritano attenzione le nostre attività sulla difesa del diritto democratico alla libera espressione delle opinioni di tutti i cittadini fortemente lese e minate dalla cosiddetta delibera ‘bavaglio’ dove la Giunta da libero mandato al Sindaco pro – tempore di querelare chiunque esprima un giudizio che, ritenuto lesivo dallo stesso alla dignità ed immagine dell’Ente, può ritrovarsi querelato.

Questa scelta ha accelerato il processo di riunificazione dei gruppi consiliari di ‘Insieme per Cupello’ e ‘Risposta Civica’ e creato le premesse per ricompattare l’ampio fronte delle tradizionali forze politiche del Centro – Sinistra allargato ai movimenti civici e tanti liberi cittadini che non condividono il modo allegro e spensierato di amministrare di questa maggioranza uscente.

‘Officina Cupello’ è la risultante finale di questo processo politico.

Ufficialmente il cantiere politico è nato l’11 Febbraio 2023 con la presentazione pubblica ma il processo era in atto da tempo; per me Officina Cupello ha rappresentato un esperienza nuova, ampia e plurale dove rifondere tutte le speranze vere di un cambiamento da proporre ai cittadini ed il territorio.

La nascita di ‘Officina Cupello’ ha sì rimesso in discussione ambizioni personali e di gruppo politico o consiliare di appartenenza ma, la sfida che ha aperto, era ed è qualcosa di molto più grande ed importante.

Personalmente sono entrato in ‘Officina Cupello’ con la consapevolezza di essere un ‘anello di una catena più grande’ senza esserne ne il gancio ne rappresentare la stessa; tutto ciò era chiaro a tutti tanto che, ritenendomi chiaramente il rappresentante più longevo nell’esperienza politica ed istituzionale oltre che anagrafico, non ho mai lesinato di fare un passo indietro per dare spazio a chi è più giovane e fresco di me proprio per favorire un naturale e vitale processo di rinnovamento e cambiamento.

Il principio di essere ‘primus inter pares’ (primi tra pari) per me è stato sempre chiaro e non ho mai avvertito fastidio per scelte e decisioni di gruppo che non coincidessero con le mie ambizioni o visioni personali tanto che ho accettato con il giusto entusiasmo prima il metodo e poi la decisione che ha individuato il candidato Sindaco; scelta ricaduta su Dario Leone.

Chi ha scelto di uscire dopo questa determinazione non lo ha fatto sui temi ma per il solo fatto che la propria ambizione personale non è stata soddisfatta; provo per questo sincero dispiacere ma reputo assolutamente sbagliata la scelta postuma fatta perché stride e contraddice i principi a monte della costruzione e costituzione di ‘Officina Cupello’.

Alle prossime elezioni amministrative dell’8 e 9 Giugno non parteciperò come candidato nella lista di ‘Officina Cupello’. E’ una scelta che reputo giusta e meditata. Confrontata con il gruppo allargato e per nulla forzata. Ritengo giusto fare un passo indietro senza lesinare ogni utile energia fisica e mentale affinché ‘Officina Cupello’ ottenga la maggioranza dei consensi per governare questa comunità. 

Cupello ha bisogno di un nuovo modo di essere amministrata da un gruppo nuovo, fresco, giovane, capace. Se vogliamo cambiare le cose occorrono persone nuove che diano un concreto segnale di rinnovamento.

Faccio serenamente un passo indietro senza lasciare l’impegno politico e sociale che continuerò a svolgere in maniera diversa senza tralasciare, se ce ne sarà l’occasione e l’opportunità, in un futuro prossimo di partecipare ad altre e nuove sfide.

Ringrazio i cittadini di Cupello per il consenso conferitomi in due tornate di elezioni provinciali ed altrettante amministrative, chi mi è stato vicino e sostenuto in ogni forma e modo, i tanti che mi hanno dato utili consigli per perfezionare e migliorare le azioni sempre tese ad interpretare le istanze ed i bisogni della gente verso la quale ho cercato di essere il più vicino possibile.

Chiedo scusa ai tanti che hanno sperato in me per un azione diversa di cambiamento ma di più non sono riuscito a fare e dare.

Infine, ma non per importanza, ringrazio per la pazienza, il supporto, i consigli e la lunga sopportazione la mia famiglia tutta con particolare riferimento a mia moglie Antonella, le figlie, i generi e tutti gli altri componenti.”

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