Tagli dal governo Meloni: "Alla Provincia di Chieti chiesto il maggiore sacrificio in Abruzzo“

“Contributo alla finanza pubblica” gio 11 luglio 2024

Altri Comuni "Invito il governo Meloni a rivedere queste misure che andranno ad impattare pesantemente sui cittadini”

Politica di La Redazione
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Palazzo Provincia Chieti ©Catalogo generale dei beni culturali
Palazzo Provincia Chieti ©Catalogo generale dei beni culturali
Tagli dal governo Meloni: "Alla Provincia di Chieti chiesto il maggiore sacrificio in Abruzzo“

CHIETI. "In Provincia di Chieti, in Abruzzo e in generale a livello nazionale vedremo - purtroppo - presto gli effetti dei tagli decisi dal governo Meloni, che taglia fondi a comuni e province sotto forma di contributo alla finanza pubblica. Solo per le quattro province abruzzesi i tagli saranno pari a 2.175.000 euro, fondi che bisognerà prelevare dai bilanci correnti degli enti per decreto del governo Meloni: questi tagli ricadranno interamente sui cittadini in termini di minori servizi perché metteranno in seria difficoltà tutti gli enti locali".

Lo dichiara in una nota il Presidente della Provincia di Chieti e Sindaco di Vasto Francesco Menna.

"Alla Provincia di Chieti viene chiesto il maggiore sacrificio in Abruzzo con un taglio tra il precedente decreto e l’ultimo in tema di “contributo alla finanza pubblica” pari a 672.000 euro; per le altre province abruzzesi si prevedono tagli di 613.000 euro per la Provincia dell’Aquila, di 468.000 per la Provincia di Teramo e di 422.000 per la Provincia di Pescara per un totale di 2.175.000 euro, solo per il comparto province abruzzese", sottolinea Menna.

"Invito il governo Meloni, i sottosegretari e i parlamentari abruzzesi a rivedere queste misure che andranno ad impattare pesantemente sui cittadini dei nostri territori, sono tagli che mettono a rischio i fondi per i servizi essenziali come l’edilizia scolastica e le opere di viabilità provinciale. I nostri bilanci sono già risicati e asfittici: la Provincia di Chieti contribuisce già alla finanza pubblica nazionale con oltre il 40% della spesa corrente del proprio bilancio. Significa che per ogni 100 euro iscritta a quella voce di bilancio, 40 vanno allo Stato centrale sotto forma di “Contributo alla finanza pubblica” introdotto dalla riforma della legge Delrio 56/2014, poi bocciata al referendum costituzionale e mai abrogata, che ingessa notevolmente il bilancio dell’ente. Il governo dia seguito gli impegni presi dal vicepremier Matteo Salvini in occasione dell’assemblea nazionale delle Province che si è tenuta all’Aquila lo scorso ottobre: restituire alle Province e quindi ai cittadini di quei territori risorse, competenze ed elezioni dirette per la piena rappresentatività, oltre che servizi all’altezza del compito che la Costituzione assegna alle Province, come ha ricordato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo intervento. Basta con i tagli a Comuni e Province!", conclude Menna.

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