Malattie rare: “Entro il 2030 il lancio di 60 nuove terapie avanzate”
Altri Comuni “Potrebbero giovare in modo significativo ad oltre 500mila persone”
ROMA. "Entro il 2030, a livello globale, saranno lanciate 60 nuove terapie avanzate che potrebbero giovare in modo significativo ad oltre 500mila persone con malattia rara, generando potenziali risparmi, soprattutto in ambito pediatrico. È un segnale di speranza per la nostra comunità che allo stesso tempo alimenta molti interrogativi, a cominciare da come assicurare la sostenibilità del sistema".
Così il senatore aquilano Guido Liris, capogruppo di FdI in Commissione Bilancio nel corso della presentazione, che si è tenuta nei giorni scorsi a Palazzo Wedekind a Roma, del VII Report italiano sugli ATMP (Advanced Therapy Medicinal Product, Prodotti Medicinali di Terapie Avanzate) realizzato da ATMP Forum, che offre una panoramica approfondita sullo stato delle terapie avanzate in Italia e in Europa, evidenziando le sfide legate all’accesso, alla regolamentazione e alla sostenibilità economica.
"Una importante giornata dedicate al confronto e all'approfondimento - spiega Liris - Il confronto ha permesso di delineare proposte innovative e soluzioni concrete per il futuro delle terapie avanzate nel nostro Paese".
"Cure efficaci possono avere un impatto positivo sull’aspettativa di vita del paziente - sottolinea il senatore - Inoltre, nel documento sono state tracciate delle proiezioni di spesa: un tema centrale è quello della valutazione delle terapie avanzate non solo per la loro efficacia, ma anche in termini di sostenibilità per il Sistema Sanitario Nazionale. È necessario un equilibrio tra l’elevato costo iniziale delle terapie e i potenziali risparmi a lungo termine.
"I progressi scientifici e tecnologici invitano a una riflessione ed è fondamentale considerare non solo l'efficacia di questi nuovi farmaci, ma anche la loro accessibilità per i pazienti e la sostenibilità in termini di costi. Concepirli come investimenti, specialmente in ambiti specifici, può portare a risparmi significativi per la sanità nel lungo periodo", conclude Liris.