Pd Vasto: bis per Lembo segretario, Del Viscio vice e Marchesani presidente
VASTO. "Un dirigente di partito deve saper ascoltare tutti e avere la capacità di mediare e trovare le soluzioni. Sono aspetti che molti mi riconoscono, insegnamenti che mi ha lasciato Lapenna. In questi giorni ho parlato e ascoltato molte persone, c’è bisogno di confronto e diversità, non dobbiamo essere omologati ed è proprio questo che caratterizza il nostro partito. È da tanto che faccio politica. Da segretario della sinistra giovanile negli anni '90 ho poi cominciato a candidarmi, provando a dare il mio contribuito per un'idea di città ben precisa, magari sapendo anche di perdere".
Con queste parole ben pesate inizia il suo intervento Simone Lembo, riconfermato stamani segretario del Partito Democratico di Vasto in occasione del congresso cittadino che si è svolto nella sala Aldo Moro degli ex Palazzi scolastici. Con lui a completare il vertice Francesco del Viscio, vice segretario, e Lina Marchesani presidente.
"Un partito - continua Lembo - che cammina da tempo grazie a una classe dirigente rinnovata. Amministriamo Vasto da 4 mandati e oggi immagino un Pd che più di prima sia comunità aperta e plurale, con l’obiettivo di combattere l’astensionismo, restituendo ai cittadini speranza, valori e prospettive per il futuro. E quest'anno un'apertura forte c’è stata con gli amici di Sinistra per Vasto che ci daranno una mano a raggiungere questi obiettivi”. Un secondo mandato, dunque, che sembra aprirsi a nuove prospettive esprimendo unitarietà in un “noi” che non divide contro “una narrazione del centrodestra – sottolinea il segretario - che racconta un'isola felice, con una disoccupazione diminuita e aziende che lavorano. Ma basta guardarsi attorno per capire che la situazione non è questa”. E poi autonomia differenziata, turismo, lavoro, la crisi industriale, ma anche Via Verde, piano di costa, ambiente, Pnrr e direttiva Bolkestein. Questi e tanti altri i temi toccati tra cui non è mancata la sanità: “Con la scusa che i manager – incalza Lembo - devono far quadrare i conti si tagliano le spese per i cittadini, per i farmaci. Non possiamo mollare e non è sempre colpa del dirigente. Ci sono scelte politiche ben precise che la regione fa per agevolare e magari spingere su qualcos'altro”. Sulla rinnovata coalizione Lembo aggiunge: “Pensiamo al futuro e alle prossime amministrative. Siamo al 4 mandato, al secondo di Francesco, e dobbiamo pensare a cosa fare per il futuro. Le amministrative sono diverse dalle politiche e bisogna pensare a un campo largo e il nostro Cs ha già dimostrato di essere larghissimo”. Un congresso, dunque, segnato dalla novità dell’ingresso di Sinistra per Vasto all’interno del partito, a spiegare con quali prospettive è l’assessore Paola Cianci, assessore eletto nel 2021 con la lista civica: “Un ingresso che ha condiviso la riconferma di Simone Lembo. È un’evoluzione iniziata un anno fa con la vittoria di Elly Schlein che ha voluto le anime progressiste, tra cui quelle come la nostra che provengono dall’esperienza di Articolo Uno. Sul tema delle alleanze penso che il centrosinistra dovrà affrontare la campagna elettorale del 2027 con la condivisione della linea politica e dei programmi. L’evoluzione della geografia politica nazionale ha già delle ricadute sul territorio e lo abbiamo visto alle elezioni regionali non solo dell’Abruzzo. Ho proposto al segretario di avviare un confronto con le forze progressiste, senza mettere da parte l’esperienza del civismo che in questi anni è stato di supporto alla vittoria del centrosinistra non solo con Francesco Menna, ma anche con i due precedenti mandati Lapenna”.
Un “modello Vasto”, così Anna Bosco, assessore in quota Pd, ha definito il centrosinistra, per lei sì unito e largo, ma mancherebbe la condivisione delle scelte: “Ho formulato gli auguri al segretario Lembo, affinché porti avanti quel lavoro capace di arrivare a risultati concreti. Ho chiesto a gran voce maggiore condivisione, soprattutto nella scelta dell’organizzazione del partito. Siamo assolutamente favorevoli ad allargare il nostro gruppo ad energie nuove, ma allo stesso tempo c’è bisogno di valorizzare il fermento politico consolidato soprattutto perché gli organismi istituzionali del partito non troppo spesso sono stati interpellati”.
Ad esprimere qualche perplessità anche Gino Marcello della lista civica Città virtuosa: “Condividiamo quasi totalmente il discorso del segretario. Come gruppo abbiamo dato un grosso contributo e mi auguro che il Pd da questo congresso esca maggiormente aggregato, propositivo e collaborativo con le altre forze di maggioranza. Non siamo abituati a fare polemica, ma a collaborare e chiediamo la partecipazione attiva con tutti i gruppi politici. Le liste civiche vanno considerate alla pari delle altre forze politiche. Noi siamo l’unico gruppo con due consiglieri e senza un assessore in Giunta. Non è una critica, avevamo un accordo politico stipulato e anche se c’era scritto che sarebbe stata una scelta momentanea non rivendichiamo un posto politico in giunta. Chiediamo però maggiore rispetto della nostra lista civica”.
A rispondere a Gino Marcello è Nicola Della Gatta, assessore Pd: “Credo fortemente nel valore del partito, che abbiamo il dovere di rafforzare, ma non rifuggo il civismo, anzi. È chiaro che una politica forte di un’alleanza con il civismo è necessaria e questa amministrazione ne è la dimostrazione conclamata. Però il partito ha un ruolo nella nostra carta costituzionale. Oggi riconnetterci significa ricominciare a parlare di cose concrete, archiviando le diatribe che hanno causato agitazione a questo allargamento”.
A parlare anche Vittorio Ronzitti di Futuro e sviluppo, Alessandro D'elisa assessore della Lista Moderati per Vasto, che ha parlato di responsabilità alta del Pd che con il suo 50 per cento di maggioranza deve fare da traino alle forze civiche. “Da soli non si vince”, ha detto Gabriele Barisano, assessore di Avanti Vasto del partito socialista, presente insieme a Domenico Franchella: “Come partito di maggioranza hanno il dovere di indicare la rotta. Non significa che possono fare da soli perché bisogna confrontarsi. La battaglia non è facile ma dobbiamo arrivare pronti con un candidato che abbia le caratteristiche giuste per farci vincere”.
A prendere la parola il segretario provinciale Leo Marongiu, il sindaco di Vasto Francesco Menna, numerosi militanti del partito, come Bianca Campli, Anna Suriani, ma anche “nuove leve” come Mario Enrico Testa, proveniente da Sinistra per Vasto. Presente anche Fabio Giangiacomo, uscito dal direttivo a inizio ottobre: “La storia politica di questa sezione, a differenza di San Salvo, sta nei suoi confronti feroci ma che non ha mai fatto uscire dalle stanze di confronto una soluzione che non fosse unitaria. So bene che ci sono state frizioni di tipo personale, ma dobbiamo riallinearci al partito nazionale e non aspettarci che il centrodestra si suicidi tutte le volte. Tiziana Magnacca potrebbe azzerare le spaccature. Uno dei nostri punti deboli è che dopo 20 non si è fatto un Piano regolatore perché non c'è un lavoro politico che consente di spianare la strada. Ma Vasto ha bisogno di programmazione e che in consiglio comunale chi è del Pd ne faccia davvero parte”, ha detto riferendosi ai consiglieri di Sinistra per Vasto.
Direttivo del Pd Vasto
Della Gatta Giovanni, Di Paolo Annamaria, Marra Marco, Nicoletti Roberta, De Simone Alberto, Sputore Vincenzo, Natarelli Anna, Giugliano Sabato, Menna Mattia, Di Fonzo Fabrizio, Di Conca Franco, Abbondanza Gabriella, Antonelli Lorenzo, Caligiore Giovanni, Costanzo Ferdinando, D’Alfonso Paola, D’Ortona Nicola, Di Ninni Giuseppe, Fusioni Rossella, Spadaccino Giulia, Testa Mario Enrico
Delegati all’Assemblea Provinciale
Simone Lembo, Francesco Menna, Anna Bosco, Paola Cianci, Nicola Della Gatta, Lina Marchesani, Francesco Del Viscio, Mario Enrico Testa