Vasto protagonista in tv nel programma "Il Provinciale" condotto da Federico Quaranta

la vetrina dom 23 gennaio 2022

Vasto La trasmissione è andata in onda ieri, 22 gennaio, alle 14 su Rai 2

Spettacolo di Francesco Di Fonzo
1min
Vasto protagonista in tv nel programma "Il Provinciale" condotto da Federico Quaranta ©Vastoweb
Vasto protagonista in tv nel programma "Il Provinciale" condotto da Federico Quaranta ©Vastoweb

VASTO. “Una montagna sorgeva dal centro, come un immenso ceppo originale, in forma d’una mammella, ricoperta di nevi perpetue, e bagnava le coste su cui le vele portavano i colori del lutto e della fiamma”. E’ con i versi di Gabriele D’Annunzio che Federico Quaranta inizia lo straordinario racconto dell’Abruzzo ne “Il Provinciale”, la nuova trasmissione targata Rai 2 andata in onda nella giornata di ieri, sabato 22 gennaio, alle ore 14.

Un viaggio che parte dalla costa dei trabocchi per arrivare ad una delle cime della Maiella, il massiccio che il poeta definiva “ceppo originale”.

Lungo le sponde del tratto di mare che da Vasto arriva fino a Pescara, D’Annunzio era solito recarsi per ammirare le macchine da pesca, i cosiddetti “ragni colossali”.

Il mare impetuoso da un lato, e quella montagna sacra ad ogni abruzzese dall’altro, fornirono al poeta la scenografia di gran parte delle sue opere.

La narrazione si sposta velocemente dal mare alla campagna, e Federico Quaranta conosce Manuel Di Francesco, 29 anni, allevatore di professione.

Mia Canestrini coglie l’occasione per parlare del pastore abruzzese, un cane forte, famoso per la sua indipendenza, simbolo della tradizione pastorale.

Pian piano il racconto entra nel vivo, Federico Quaranta prosegue il suo viaggio fino a giungere nelle viscere della Maiella. E’ proprio qui che il conduttore incontra Martina Giusto e Cristina Lauriola, due apicoltrici.

Nel ventre della monte, viene fornita una panoramica accattivante delle Gole di San Martino, create, secondo il mito, dallo stesso santo, che con la forza dei gomiti aprì un varco nella roccia.

Tra le leggende incentrate sulla Maiella, quella dea Maia, in fuga dalla Frigia ed in cerca di erbe medicamentose per il figlio Hermes, contribuì a conferire alla montagna l’appellativo di “madre” degli abruzzesi.

Il viaggio prosegue spedito, tra i racconti dell'ottantenne Mario, ex contadino, e del ricercatore Edoardo Mica. A 1300 metri di altitudine, la tappa successiva è il santuario della Madonna dell’Altare, il primo eremo di Pietro Angelerio, colui che poi divenne papa Celestino V.

L’ultima fermata, prima della cima, è il Parco Nazionale della Maiella. Mia Canestrini approfondisce la figura dell’ orso bruno marsicano, uno degli animali più rari e minacciati di estinzione al mondo.


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