VASTO – Da un lato la cava di sabbia nel mare antistante la riserva di Punta Aderci, dall’altro il progetto di raddoppio del porto di Punta Penna: le spine nel fianco degli ambientalisti. Il prelievo dai fondali della sabbia destinata al ripascimento della spiaggia di Casalbordino è l’ultima battaglia. Il 10 febbraio, se il calendario del progetto regionale Si.co.Ra verrà rispettato, comincerà l’installazione della cava sottomarina. Dopo il no unanime del Consiglio comunale, la manifestazione in piazza Diomede, le raccolte di firme, il Comune ha chiesto ieri ufficialmente alla Regione un vertice urgente per discurere del problema. Lo ha fatto attraverso un telegramma inviato dal vice sindaco, Vincenzo Sputore, al presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi.
L’altra questione riguarda il Piano regolatore portuale: è in corso l’iter per l’approvazione. Gli ambientalisti non vogliono l’ampliamento del porto di Punta Penna, con la costruzione di un secondo bacino in continuità con quello esistente. Il Consiglio comunale ha detto sì con la l’opposizione della sola Rifondazione comunista. Vastoweb vi propone un sondaggio istantaneo per esprimere la vostra opinione.
