Claudio Marchisio a San Salvo: "Da ragazzino già in Abruzzo, fantastici gli arrosticini"

LA VISITA gio 30 giugno 2022
Calcio di Francesco Di Fonzo
3min
Claudio Marchisio a San Salvo: "Da ragazzino già in Abruzzo, fantastici gli arrosticini" ©Vastoweb
Claudio Marchisio a San Salvo: "Da ragazzino già in Abruzzo, fantastici gli arrosticini" ©Vastoweb

SAN SALVO. L’ex centrocampista della Juventus risponde presente all’invito di Antonio Generoso, presidente dello Juventus Fan Club San Salvo intitolato a Gaetano Scirea, ed incontra i tifosi bianconeri nell’ambito di un rinfresco organizzato in suo onore.

Solo un piccolo antipasto prima del grande evento, la “Notte Bianconera”, in programma questa sera al Gabri Park Hotel; appuntamento tuttavia affascinante, in cui il Principino bianconero ha raccontato le sue prime impressioni in terra abruzzese, a poche ore di distanza dalla visita alla Riserva Naturale di Punta Aderci:

“Sono rimasto molto sorpreso. Ieri sera ho avuto la possibilità di assaggiare gli arrosticini fatti a mano, veramente buoni. E’ una terra completa, in pochi chilometri puoi passare dal mare alla montagna; è una regione con ottimi prodotti: penso al vino, all'olio. Io poi sono un appassionato di cucina, anche se mi piace tenermi in forma. Spero che la mia foto Instagram possa far conoscere la Riserva ad altre persone, in modo tale che anche altri possano apprezzare questo luogo caratteristico”.

Dopo la nomina a sindaco di Verona dell’ex centrocampista della Roma Damiano Tommasi, arrivata nei giorni scorsi, Marchisio si è espresso su una sua possibile candidatura a primo cittadino della città di Torino:

“Non mi piace la politica del nostro paese, ma mi piace la politica. Mi piace confrontarmi con chi ha idee e pensieri diversi, e credo sia proprio questo lo spirito della politica. Colgo l’occasione per fare i complimenti a Damiano, che ho conosciuto sia da calciatore, che al di fuori del mondo del calcio, ed è una persona che difficilmente non riesce a raggiungere i propri obiettivi e che sicuramente farà bene. La nostra categoria è sempre stata snobbata in questo senso, quindi sono contento se un ex calciatore dovesse sfatare questo tabù”.

Sul suo rapporto con i tifosi:

“Alla fine di ogni viaggio conosco sempre persone squisite che hanno voglia di conoscermi e di farsi conoscere. In più c’è anche la fede bianconera in comune, trovo sia una cosa bellissima”.

Non poteva poi mancare l’argomento Juventus, con lo scottante tema De Ligt al centro dell’interesse dei sostenitori della Vecchia Signora:

“De Ligt è un ragazzo giovane, ma è già uno dei difensori più forti d’Europa. E’ un giocatore che ha grandi obiettivi, ma questo non deve essere un qualcosa di negativo per la Juventus, bensì uno stimolo affinché giocatori importanti possano essere inseriti in un contesto volto a raggiungere grandi obiettivi, che poi sono gli stessi che vogliamo noi tifosi. Come poi ha giustamente detto Arrivabene bisogna aver voglia di rimanere e di credere nel progetto; sono però dinamiche che dovranno gestire tra di loro, io mi auguro possa rimanere”.

Sulle finali di Champions perse:

“Io ho sofferto tutte le finali, anche quelle che non ho giocato, come quella con il Real Madrid con gol di Mijatovic in fuorigioco o quella di Manchester con il Milan ai rigori. Io sono fortunato, sono nato juventino, avevo il poster di Del Piero in camera e sognavo di giocare con lui, quindi tutte mi hanno fatto male. Però se mi chiedessero se cambierei qualche trofeo risponderei di no, perché so quanto lavoro c’è dietro ogni titolo vinto”.


Sulle possibilità di un ritorno alla Juventus:

“Se un giocatore ha lasciato un buon ricordo, sia in campo che fuori, è normale che i tifosi lo vogliano in società; ciò non vuol dire che una bandiera abbia poi le competenze per ricoprire un ruolo completamente diverso. Sono in ottimi rapporti con la Juventus, a volte collaboriamo anche per alcuni eventi, ma non c’è stato modo di parlarne. Ad oggi io sto facendo un’esperienza diversa, imprenditoriale, e sono contento di questo percorso. Ho 36 anni e tanto tempo davanti, vedremo il futuro cosa mi riserverà”.

Sui problemi dell Nazionale:

“Neanche un anno fa eravamo campioni d’Europa e parlavamo dei nostri giovani, che Mancini ha avuto il coraggio di mettere in campo; pochi mesi dopo siamo fuori dal mondiale. Guardiamo sempre all’estero, ma in Italia ci sono tanti talenti. Bisogna avere il coraggio non solo di far giocare i ragazzi, ma anche di farli sbagliare, perché il talento non scompare, ma deve essere protetto. E’ un momento difficile, che rispecchia l’andamento di tutto il nostro paese”.

In chiusura uno sguardo al sociale, ambito a cui Marchisio è particolarmente vicino:

“Al giorno d’oggi tutti vogliono giudicare. I social network nascono per consentire alle persone di restare in contatto, ma in pochissimi anni sono diventati solo uno strumento di invidia, e questo è un peccato. Mi batterò sempre per i giovani, che rispetto a noi sono in realtà ben più preparati, avendo a cuore temi importanti, come i cambiamenti climatici, i diritti, l’aborto, le malattie, l’alimentazione. Le nuove generazioni sono il futuro, dobbiamo cercare di non sporcarle, mantenendole pure come sono”.

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