La Voce del Mare

Appena fuori dal cuore pulsante di Termoli, La Voce del Mare è un’oasi di comodità per quanti vogliono evitare il traffico del centro ma desiderano ugualmente godere di un pasto speciale. Catalin, cuoco e proprietario, ne riconosce per primo la posizione privilegiata, su un’arteria nevralgica e a pochi minuti dall’autostrada, che ha fatto conquistare al suo ristorante un diverso giro di clienti rispetto agli altri della città. L’affluenza infatti è abbastanza costante, anche a pranzo nei giorni infrasettimanali. Ma facciamo un passo indietro.

L'avventura di Catalin nel mondo della ristorazione ha radici profonde, con oltre 20 anni di esperienza in altri locali del centro. Ma nel 2014, con una bimba appena nata e il desiderio di fare uno scatto in più nella vita, decide con la moglie Daniela di mettersi in proprio, senza pensarci troppo. Nel giro di due settimane, ad agosto, La Voce del Mare apre le porte ai primi avventori.

La scelta di puntare sulle pietanze marinare tipiche di Termoli è venuta spontanea, anche perché “molti clienti dell'ultimo locale dove ho lavorato mi hanno seguito, e io conoscevo bene i loro gusti e le loro esigenze”. Dopo tutti quegli anni, a Catalin sembra quasi di saper leggere nel pensiero delle persone e di poterne anticipare le necessità.

Il nome “La Voce del Mare” non è casuale; Catalin, guardando dall'ingresso del ristorante, ha trovato ispirazione nella distesa d’acqua azzurra che domina l'orizzonte oltre la strada. Il legame con il mare è palpabile non solo nel nome ma anche nei sapori autentici che emergono dalla cucina.

Ogni mattina, dal porto, arrivano al ristorante cassette di pesce freschissimo e vario, dando a Catalin l'ispirazione per creare piatti unici. Nella sua cucina ci sono ben pochi standard, la creatività supera le ricette prestabilite dando vita ad un menu che rispetta sì la tradizione, ma senza timore di inventare. Così una razza, ad esempio, può diventare all’occorrenza tanto un secondo piatto, al forno con patate, quanto un saporito antipasto, se sfilettata e accompagnata da peperoni.

Quando visitiamo il ristorante, il proprietario ci tiene a mostrarsi nella sua routine quotidiana, senza mai fermarsi, e ci racconta la sua storia mentre pulisce il pesce e apparecchia i tavoli. Oltre alla sala interna, sul retro c’è un intimo cortiletto aperto dove si può mangiare nelle giornate di bel tempo.

I clienti apprezzano l'approccio di Catalin: porzioni abbondanti, autenticità dei sapori grazie all'uso esclusivo di pesce fresco, prezzi onesti che sorprendono positivamente. La soddisfazione più grande per lui, naturalmente, è vedere i suoi clienti tornare, creando connessioni speciali con molti di loro che gli si affezionano e gli diventano amici.

Qui dentro infatti succede un po’ di tutto; fra i ricordi di questi anni di attività Daniela e Catalin hanno impresse tante esperienze positive che scaldano sia il loro cuore che quello degli avventori. Tra le tante storie che si intrecciano dentro il locale spicca quella di una famiglia di Torino che un’estate si trovava in villeggiatura a Campomarino. Al loro ritorno l’estate seguente, Catalin ricorda esattamente dove si erano seduti l'anno prima e li fa sedere a quello stesso tavolo lasciandoli sbalorditi, a riprova della sua memoria imbattibile che fa sentire speciale ogni cliente.

In questo piccolo angolo di Termoli, poco visibile ma senz’altro indimenticabile una volta scoperto, il legame tra il personale, il mare e i clienti crea un'armonia unica nel suo genere. Il ristorante offre la possibilità di asporto, ma non la consegna a domicilio per scelta di Catalin, che preferisce accogliere i clienti di persona, parlare con loro e stupirli.