Galley pub-strò

La storia del Galley inizia circa due anni fa quando Lucia e Tony decidono di ristrutturare questa abitazione appartenente alla famiglia di Tony su via Santa Maria a Vasto. Il nome “Galley” - e non Gallery come molti erroneamente leggono - significa letteralmente “cambusa” e cioè il luogo adibito alla conservazione del cibo sulle navi. Entrambi vengono dal mondo della ristorazione: lui ha gestito per tanti anni un pub storico di Vasto Marina ed uno in centro, è sempre stato del mestiere. Anche Lucia ha sempre lavorato nel settore, specializzata come bartender, ha avuto esperienze in tanti bar, anche a Vasto. Una coppia che nella vita e nel lavoro collabora sempre e che ha come scopo quello di rendere il loro locale diverso dagli altri, offrire piatti particolari e genuini e creare un ambiente di lavoro sereno con i propri collaboratori. Finita la ristrutturazione nel 2022 hanno appunto pensato di aprire un localino tutto loro, cercando di creare qualcosa di particolare ovvero un “pub-strò”, cioè un posto a cavallo tra il pub che fa panini e fritti e il bistrò a tema abruzzese e locale.

Dopo aver cambiato tanti prodotti e sperimentato tante ricette, hanno oggi trovato la strada giusta. Innanzitutto hanno deciso di lavorare con prodotti locali e artigianali. L'80% dei prodotti che sono in menù sono prodotti locali e spesso anche biologici, le carni e i salumi tutte di produzione locale, la passata di pomodoro e il vino e anche qualche birra sono bio; Tony ci racconta che arriveranno presto anche birre agricole abruzzesi. Inoltre anche i metodi di cottura sono stati perfezionati in base alle proposte, essendo partiti con un forno combinato e cotture più leggere senza fritto, sono ora arrivati a cotture alla griglia, a bassa temperatura e fritto.  

Dopo un un anno e mezzo di apertura e dopo aver stravolto il menù iniziale, sono giunti a quella che è la proposta attuale: un menù centrato sulla cucina abruzzese e sui prodotti tipici della nostra zona come le pallotte, gli arrosticini, la “pecora alla callara” e persino gli hamburger tradotti in versioni abruzzesi come quelli con carne di pecora o di ventricina. Una delle particolarità è la cucina a bassa temperatura, utilizzata in particolare d'inverno, con cui preparano vari tipi di carni come il pulled pork o le costatine di maiale, tutto sempre cucinato da Tony in persona. Lui infatti si occupa dei menù, crea gli abbinamenti e seleziona i prodotti da utilizzare. Lucia gestisce la sala e la parte più operativa del locale.

Non volevano un ristorante come gli altri e le loro scelte sono state sicuramente giuste perché qui potrete trovare davvero ricette tipiche fatte a regola d’arte come le loro super Pallotte o la carne di pecora, ma anche gustare un buon hamburger fatto con ingredienti genuini e freschi: non usano salse o ingredienti industriali ma cercano di fare loro creme o usare formaggi freschi locali: stracciatella, ventricina spalmabile, prodotti particolari che non si trovano comunemente nei panini. Cucina genuina e tradizionale, ambiente e persone serene, qualità dei prodotti, tutto deve creare armonia e far stare bene chi viene da noi, “il cliente si deve alzare ancora più contento di prima che si è seduto” ci dicono con gli occhi di chi crede davvero in quello che fa.

Anche l’arredo salta subito all’occhio appena si entra, e sposa in qualche modo questa filosofia green e local del cibo: molto verde che colora gli ambienti, restaurati e tenuti quasi come gli originali con i mattoni a vista della cantina, piante quadri, oggetti di arredo riciclati come i bancali per decorare le pareti, il legno. Il locale è molto particolare e situato all’interno di un edificio in pieno centro storico, con circa 40 posti all’interno che diventano più di 60 in estate con l’aggiunta dei tavoli lungo il vicolo storico. In estate sono sempre aperti, in inverno in base al periodo, hanno alcuni giorni di chiusura.

Resta sempre possibile su prenotazione organizzare feste e cene di lavoro, anche con menù concordati e prezzi fissi. Sono molto attivi nell’organizzare serate in collaborazione con i locali vicini, in modo da creare movimento e attirare persone anche da fuori Vasto, come hanno fatto con la festa di S. Patrizio a marzo scorso. In generale vogliono fare squadra ed hanno un rapporto sereno con i locali vicini, credono che collaborando, la città e quindi il turismo e il movimento in centro, possano crescere e tornare quelli di una volta, anche nei periodi più fermi calmi dell’anno.